Berlino è una città dalle mille sfaccettature che mi lascia ogni volta con sentimenti contrastanti. Una grande capitale con elevati standard di servizi pubblici a cui si contrappone un’atmosfera grigia e a tratti un pò triste. Eppure stiamo parlando di una città molto vivace con tantissimi eventi culturali che, però, non riesce ad abbandonare quel suo passato legato agli anni della guerra fredda. Un passato che si ritrova nell’architettura di molti edifici, nei musei che ne raccontano la storia, nei monumenti che rappresentano una memoria costante di ciò che è stato. In questo articolo ripercorro il mio itinerario per scoprire Berlino in 2 giorni, con le tappe principali toccate nel corso del mio soggiorno.
Berlino in 2 giorni: guida per scoprire la capitale tedesca
Il mio itinerario tra i luoghi più interessanti da vedere a Berlino in 2 giorni inizia nel Tiergarten, il grande polmone verde della capitale tedesca. Con i suoi 210 ettari è addirittura più grande dell’Hyde Park di Londra ed occupa un intero quartiere. La storia del parco risale al XVII secolo quando il Principe Elettore Federico III decise di aprire alla popolazione una parte della riserva di caccia reale. Oggi ospita alcuni dei luoghi simbolo di Berlino, a partire dalla Siegessaule, la Colonna della Vittoria.
Siegessaule, la Colonna della Vittoria
Con i suoi 67 metri d’altezza, svetta tra gli alberi del Tiergarten in tutta la sua imponenza e si trova al centro dell’intersezione di 5 grandi arterie stradali di Berlino. In origine, però, la Colonna della Vittoria, realizzata nel 1873, era posizionata nelle vicinanze del Reichstag. Venne spostata al centro della rotonda di Grosser Stern nel 1939, durante l’epoca del nazismo, affinché fosse visibile anche dalla Porta di Brandeburgo, simbolo del regime.
La Colonna venne innalzata per celebrare le tre vittorie prussiane durante la guerra tedesco-danese del 1864. In cima svetta la statua in bronzo della Vittoria Alata, la dea romana della vittoria. È possibile raggiungere la piattaforma che si trova ai piedi della statua a 48 metri d’altezza salendo i 258 scalini interni. Una splendida occasione per ammirare la città di Berlino dall’alto. Il costo del biglietto è di 5 euro.
Palazzo Bellevue e “Via del 17 giugno”
In una delle strade laterali che partono dalla Siegessaule, si trova il Castello o Palazzo Bellevue, che oggi è la residenza ufficiale del Presidente della Repubblica Federale di Germania. Situato sulla riva del fiume Sprea, l’origine del palazzo articolato su due piani e tre ali, risale al 1786. Nel corso dei secoli, ha ricoperto diverse funzioni: prima come riserva di caccia del re poi come sede dell’esercito durante la guerra e, successivamente, addirittura come scuola ed appartamenti. Soltanto nel 1994 è stato scelto come sede ufficiale del Presidente, i cui uffici, comunque, si trovano nel nuovo edificio costruito a sud del Palazzo.
Dopo questa breve sosta, torno sulla grande “Via del 17 giugno” che è una delle arterie principali di Berlino nonché una delle strade più famose. Conduce al monumento iconico che è la Porta di Brandeburgo e taglia in due il Tiergarten. Lungo la strada vi imbatterete nel Memoriale Sovietico, eretto nel 1945 dall’Armata Rossa, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Tra le curiosità che riguardano questa strada, segnalo che venne utilizzata per le parate militari di Hitler e addirittura come pista d’atterraggio negli anni della guerra. Il suo nome attuale si deve alla volontà di ricordare le vittime della rivolta del 17 giugno 1953 quando oltre un milione di persone scesero in strada per protestare contro la DDR. Le proteste vennero represse nel sangue e provocarono numerosi morti e feriti. Oggi è la sede principale di alcuni tra gli eventi più importanti che si svolgono a Berlino come la festa di capodanno, la maratona, il Pride e festeggiamenti per eventi sportivi.
Palazzo del Reichstag
Poco prima di arrivare alla Porta di Brandeburgo, sulla sinistra si trova il Reichstag, il palazzo dove si riunisce il Bundestag ovvero il Parlamento tedesco. L’edificio venne inaugurato nel 1894 e svolse la sua funzione fino al 1933 quando venne dato alle fiamme e la sede del Parlamento venne spostata altrove. A seguito della riunificazione della Germania, venne avviata una grande opera di restauro guidata dall’archistar Norman Foster che terminò nel 1999 quando il Reichstag tornò ad essere la sede del Parlamento. La sua caratteristica principale è la grande cupola in vetro da cui si ammira un panorama di Berlino a 360°. Il Reichstag è aperto gratuitamente alle visite ma è necessario prenotare con largo anticipo.
Guida per scoprire Berlino in 2 giorni
Porta di Brandeburgo
Qualcuno lo riterrà scontato ma la Porta di Brandeburgo resta senza dubbio il monumento simbolo di Berlino. Non soltanto perché è un’icona nel mondo ma anche in quanto testimone della travagliata storia della città e del paese. Costruita con la forma di un arco neoclassico tra il 1788 e il 1791, doveva servire semplicemente come porta di accesso verso la città “nuova”. La statua della quadriga, che rappresenta la dea alata della vittoria Nike, venne aggiunta sulla sua cima alcuni anni dopo.
Con la costruzione del Muro di Berlino, la Porta di Brandeburgo tornò ad avere una funzione di separazione. Il muro, infatti, passava proprio dinanzi la porta e separava Berlino Est da Berlino Ovest. Oggi, però, la Porta è un simbolo di unità e libertà. Il 22 dicembre 1989 milioni di persone si radunarono proprio in questo luogo per festeggiare la sua riapertura dopo la caduta del muro. Da allora è il simbolo della riunificazione di Berlino e della Germania.
Attraversata la Porta di Brandeburgo, ci si trova sul viale Unter den Linden che letteralmente significa “sotto i tigli” per la presenza di tali alberi lungo il percorso. Da sempre è il viale più importante di Berlino e con il suo chilometro e mezzo tocca alcuni dei punti più interessanti della città.
Memoriale dell’Olocausto
Subito sulla destra, alle spalle dell’Ambasciata americana, si trova il Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa, eretto per ricordare gli oltre sei milioni di ebrei sterminati dai nazisti in Europa. Non è un monumento facile da interpretare. 2.711 parallelepipedi di cemento, di varie dimensioni, che rappresentano idealmente le vittime della follia omicida nazista. Si trova in una zona centrale della capitale tedesca, nel luogo esatto in cui si trovava il bunker di Hitler. Oggi è uno dei monumenti più famosi e fotografati di Berlino.
Poco lontano, ecco la nuova Potsdamer Platz. Proprio qui passava il Muro di Berlino e, dopo la sua caduta, non restava altro che una distesa desolata di cemento. Si decise, quindi, di dare una nuova vita a quest’area, creando un vivace quartiere con un’accesa vita notturna. Grattacieli, uffici, centri commerciali, adesso a Potsdamer Platz non manca proprio nulla. E per non dimenticare il passato, se guardate in basso, troverete una striscia di metallo che ricorda dove correva esattamente il muro.
Friedrichstraße e la storia di Berlino
Una delle strade principali con cui si interseca il lungo viale è la celebre Friedrichstraße. Dando le spalle alla Porta di Brandeburgo, se la imboccate girando a sinistra vi dirigete verso il fiume dove si trovano numerosi ristorantini e locali caratteristici.
Girando verso destra, invece, trovate grandi hotel, palazzi storici, musei e, in circa quindici minuti di camminata, arriverete al Checkpoint Charlie.
Negli anni della Guerra Fredda, il Checkpoint Charlie era uno dei varchi che consentiva il passaggio di confine da Berlino ovest a Berlino est. Oggi è l’unico checkpoint ancora visibile e la casetta posta al centro della strada resta come testimonianza della storia passata. In funzione dal 1945 al 1990, il Checkpoint Charlie collegava il settore di occupazione sovietico con quello americano. Dal 1961 svolse le funzioni di posto di blocco sul confine tra i vari settori. Confine che era segnato dal Muro di Berlino. Era ammesso il passaggio solo di militari delle forze alleate, diplomatici e cittadini stranieri.
Poco lontano, in Niederkirchnerstraße 8, si trova la mostra permanente della “Topografia del terrore”, altra testimonianza dell’oscuro passato della città. Sorge, infatti, negli stessi luoghi in cui dal 1933 fino al 1945 si trovavano le centrali del terrore nazista: la Polizia di Stato segreta con il proprio carcere, la direzione delle SS e l’Ufficio per la sicurezza del Reich. L’area include anche uno dei tratti più estesi con parti ancora in piedi del Muro di Berlino.
Berlino in 2 giorni: l’Isola dei Musei
Tornando sul viale Unter den Linden verso lo Schlossbrücke, si passa davanti al nuovo Humboldt Forum, all’Università, al Teatro dell’Opera e alla Biblioteca Nazionale. Lo Schlossbrücke è considerato il ponte più bello di Berlino e risale al 1824, una volta superato, sarete ufficialmente sull’isola dei musei.
L’Isola dei Musei di Berlino è stata dichiarata essa stessa Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Nella sua area ospita 5 musei di fama mondiale e la moderna Galleria James Simon. L’Altes Museum è il primo che si incontra, proprio di fronte al Duomo di Berlino. La sua costruzione risale al 1830 e rappresenta uno splendido esempio di edificio neoclassico. Al suo interno ospita una vasta collezione di opere risalenti all’epoca classica. Al 1855 risale il Neues Museum, un tempo conosciuto come museo reale prussiano, che oggi ospita una collezione dedicata allo sviluppo delle popolazioni dall’Oriente all’Africa del Nord, dall’Atlantico alla Scandinavia. La Alte Nationalgalerie, invece, risale al 1876 ed ospita alcune tra le più importanti opere risalenti al periodo compreso tra la Rivoluzione francese e la Prima Guerra Mondiale. Sulla punta dell’isola, poi, svetta dal 1904, il Bode Museum, ed al 1930 risale l’apertura dell’ultimo dei grandi musei dell’isola: il Museo di Pergamo. Quest’ultimo è uno dei più celebri di tutta Berlino. Ospita incredibili tesori dell’antichità come la Porta Turchese di Ishtar ma al momento e per i prossimi anni resterà chiuso al pubblico per ampi lavori di restauro. La prima riapertura è prevista per il 2027 quando dovrebbe tornare visitabile il mitico Altare di Pergamo.
La Torre di Alexanderplatz e Rosentrasse
L’itinerario per scoprire Berlino in 2 giorni prosegue nella celebre Alexanderplatz, la più grande piazza della Germania. Dal 3 ottobre 1969, in questa piazza svetta la torre della televisione che, con i suoi 368 metri d’altezza, è ancora oggi il quarto edificio più alto in Europa. In circa 40 secondi di ascensore, si sale sul suo punto di osservazione posto a circa 200 metri per una vista su Berlino a 360°. La torre venne commissionata nel 1964 dal segretario dell’allora partito socialista con l’intenzione sia di dotare la Germania Est di un proprio sistema televisivo che di mostrare all’Ovest l’alto livello di sviluppo tecnologico della RDT. A seguito della Riunificazione, la Torre è diventata simbolo non solo di Berlino ma della Germania intera.
Uno dei lati della piazza conduce su Rosentrasse, una piccola via all’apparenza anonima, passata alla storia per la protesta di un gruppo di donne nel 1943. Proprio qui, dove sorgeva l’antica Sinagoga, il 27 febbraio 1943 un gruppo di donne si radunò davanti ad un edificio in cui erano stati imprigionati circa 2.000 ebrei. Protestarono per una settimana fin quando ottennero il rilascio dei loro mariti in maniera pacifica. Quel momento è passato alla storia ed oggi il coraggio di quelle donne viene ricordato da una scultura posta nei giardini della strada.
East Side Gallery da vedere a Berlino in 2 giorni
Tra i luoghi da vedere a Berlino in 2 giorni non può mancare l’East Side Gallery, la più lunga sezione del Muro di Berlino sopravvissuta ai nostri giorni. Più di tre milioni di persone visitano questa galleria open air ogni anno, divenuta un punto di riferimento per la street art. Le varie porzioni di muro, infatti, sono state decorate con numerosi murales realizzati anche da artisti famosi. Alcuni di questi murales si sono imposti come vere e proprie opere d’arte. Uno dei più famosi è sicuramente quello che raffigura il bacio tra Brežnev e Erich Honecker, rispettivamente Segretario Generale dell’URSS e Presidente della DDR, passato alla storia come “The Mortal Kiss”.
In questo viaggio alla scoperta di Berlino in 2 giorni ho avuto anche la possibilità di visitare la collina di Teufelsberg dove si trova la vecchia centrale americana della NSA. Da questo luogo nella Germania Ovest, gli americani spiavano i sovietici dall’altro lato del muro negli anni della Guerra Fredda. Un luogo suggestivo e carico di mistero che consiglio a tutti gli appassionati della storia negli anni della guerra fredda.