La storia di Berlino ma in generale quella europea è strettamente legata al Checkpoint Charlie, così denominato sulla base dell’alfabeto della NATO. Negli anni della Guerra Fredda, coloro che appartenevano alle forze militari alleate, potevano raggiungere il centro di Berlino passando per il Checkpoint A (Alpha) a Helmstedt, che era il passaggio di confine dalla Repubblica Federale alla Repubblica Democratica, il Checkpoint B (Beta) a Drewitz ed infine il più famoso Checkpoint C (Charlie) a Friedrichstrasse che consentiva il passaggio di confine da Berlino ovest a Berlino est, tra la realtà del comunismo e quella del capitalismo, tra la libertà e la “prigionia”. Qui, nell’ottobre del 1961, si fronteggiarono, da una parte, i carri armati americani di Kennedy, e, dall’altra, quelli sovietici di Krusciov.
Berlino: la storia del Checkpoint Charlie
In funzione dal 1945 al 1990, il Checkpoint Charlie collegava il settore di occupazione sovietico con quello americano. Dal 1961 svolse le funzioni di posto di blocco sul confine tra i vari settori. Confine che era segnato dal Muro di Berlino. Era ammesso il passaggio solo di militari delle forze alleate, diplomatici e cittadini stranieri.
Nello spazio antistante il checkpoint campeggiava il cartello in inglese, russo, francese e tedesco, che recitava: You are leaving the American sector – state lasciando il settore americano. Simbolo ineludibile della divisione di Berlino che suonava come monito per chiunque volesse avventurarsi al di là del Muro.
Il Checkpoint Charlie è da sempre uno dei luoghi che più mi colpiscono quando visito Berlino. Un luogo di grande interesse, che trasmette emozioni contrastanti, ancora carico di valore storico benché ormai i turisti la facciano da padrone e di originale ci sia ben poco. La casupola di legno, attraverso la quale erano obbligati a passare tutti coloro che erano diretti al settore russo, qui esposta, è una ricostruzione fedele dell’originale che fu invece abbattuta e di cui vengono conservati i resti all’Allierten Museum.
Nel palazzo adiacente alla ricostruzione del Checkpoint Charlie si trova, oggi, il Museo del Muro del quale consiglio una visita. Inoltre, per chi avesse tempo e voglia, dalla zona del checkpoint è possibile raggiungere a piedi l’area dove si trova il muro originale nell’ambito della mostra permanente Topografia del Terrore.