Cusco è stata, in assoluto, la città che mi ha colpito di più durante il mio viaggio in Perù. Nonostante la dominazione spagnola abbia distrutto quasi per intero l’eredità del popolo Inca, si respira ancora un’atmosfera magica e di profondo misticismo. Impossibile resistere al fascino di questa città ed ecco perché oggi vi racconto cosa vedere a Cusco in 2 giorni per darvi la possibilità di organizzare al meglio il vostro soggiorno. La prima cosa da sapere è che Cusco si trova a 3.400 metri d’altitudine e quindi non è escluso che possiate avere giramenti di testa e nausea. Nel migliore dei casi, passerà tutto nel giro di qualche ora, appena vi sarete acclimatati.

Cosa vedere a Cusco in 2 giorni

vedere a Cusco

Il nome originario di Cusco era Qosqo che, per la tradizione inca, significa “ombelico, il centro del mondo incaico”. Diversi studi hanno dimostrato come la civiltà inca si sarebbe sviluppata in Sud America circa 4.600 anni fa. Di certo è noto che raggiunse il suo apice nel XVI secolo e che si estendeva sugli attuali territori di Perù, Bolivia, Ecuador e parte di Cile, Argentina e Colombia. Erano più di 16 milioni gli abitanti dell’Impero Inca e, pare, fosse l’unica società in cui non si registravano episodi di povertà.

Qosqo, o Cusco com’è conosciuta oggi, era la capitale dell’impero Inca ed un viaggio in questa città non può che cominciare nella sua piazza simbolo: Plaza de Armas. Se avete viaggiato nei paesi ispanici, avrete sicuramente notato che una piazza con questo nome è presente quasi ovunque. La denominazione è dovuta al fatto che, durante gli anni dell’occupazione spagnola, le piazze centrali delle città venivano utilizzate come deposito per le armi.

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Sulla splendida Plaza de Armas di Cusco, ricca di negozi che vendono prodotti tipici e di ottimi ristoranti, si affaccia l’imponente Cattedrale, completata nel 1654 e realizzata in pietra arenaria sulle fondamenta del tempio inca Kiswarkancha. Oggi è patrimonio Unesco ma l’idea all’origine della sua costruzione da parte degli spagnoli era di cancellare qualsiasi traccia delle credenze religiose inca. Alle spalle della Cattedrale si può visitare il Museo Inka, dove poter approfondire la storia di questa civiltà. Da non perdere, poi, la Chiesa della Compagnia di Gesù, più piccola della Cattedrale ma altrettanto maestosa con interni ricoperti in foglie d’oro.

Coricancha – Il tempio del Sole

Gli Inca erano devoti agli dei pagani come il Sole. Non lontano dal centro di Cusco, si trova il sito archeologico di Coricancha, considerato il tempio più importante dell’Impero Inca, dedicato ad Inti, il Dio Sole. Oggi di quello che doveva essere un maestoso tempio non resta più nulla se non alcune pietre. Si racconta che le sue pareti fossero ricoperte d’oro e che il sole entrasse da un grande disco che lo illuminava a giorno. Questo tempio era il fulcro della vita religiosa locale e qui i sacerdoti organizzavano sacrifici e danze sacre. Nel XVII secolo, gli Spagnoli distrussero il tempio e vi costruirono la Chiesa di San Domenico che si può vedere ancora oggi. Le fondamenta su cui poggia la chiesa sono ancora quelle originali inca che hanno resistito a distruzioni e terremoti.

Mercato centrale di San Pedro e di San Blas

Quando si viaggia all’estero, ed in particolare in Sud America, visitare un mercato è il modo migliore per entrare in contatto con la popolazione locale. A Cusco ce ne sono due degni di nota: il mercato centrale di San Pedro e il mercato di San Blas. Situati ai due lati opposti della città, questi mercati sono dei tripudi di odori e colori. La maggioranza delle bancarelle vendono frutta e verdura o pietanze locali perfette per un pranzo al volo. Se state cercando le celebri foglie di coca, qui ne troverete in quantità ma attenti alle condizioni igieniche. Invece, in questi mercati non troverete souvenir. Per quelli ci sono i numerosi negozi turistici sparsi per la città che offrono maglioni in lana di alpaca, sciarpe, bicchieri, utensili vari ed una infinita varietà di oggetti a buon prezzo.

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Sulla strada che porta al mercato di San Blas, poi, si trova la Plazoleta omonima, una scorcio molto caratteristico da vedere a Cusco, sulla quale si affacciano bar e ristorantini tipici. Qui troverete anche artigiani locali che espongono la propria merce su banchetti improvvisati tra canti e balli tipici.

Cosa vedere a Cusco: la pietra dei 12 angoli e il Cristo Blanco

Se vi dicessi che uno dei luoghi più celebri da vedere a Cusco è una pietra?! Quella dei 12 angoli, in particolare, è considerata uno dei simboli della città e Patrimonio Culturale del Perù. Si tratta di una enorme pietra, dal peso di oltre 600 tonnellate, che si può vedere nelle mura del palazzo arcivescovile, in Calle Hatunrumiyoc 480, che simboleggia la perfezione dell’architettura Inca. Talmente perfetta da combaciare su ogni lato senza lasciare alcuno spazio vuoto. Qualcuno afferma che se la pietra venisse rimossa oggi, farebbe cadere l’intera costruzione.

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Se alzate gli occhi al cielo mentre vi trovate in Plaza de Armas, invece, vedrete svettare su un’alta collina la sagoma del Cristo Blanco, un altro dei simboli della città. Potete raggiungerla a piedi, in circa 45 minuti di cammino, o in 10 minuti di taxi. Da qui, potrete godere di una vista mozzafiato a 360° sulla città di Cusco.

Sulla stessa collina dove si trova la statua del Cristo Blanco, è possibile visitare anche il sito archeologico di Sacsayhuamàn. Costruito tra il 1438 e il 1500, la sua funzione resta avvolta nel mistero ancora oggi e ci si chiede come possano aver fatto gli Inca a costruire quelle immense mura, costituite da rocce incastrate tra loro con perfezione millimetrica.

Al netto dei suggerimenti su cosa vedere a Cusco, il mio consiglio è di perdervi tra i colorati vicoli di questa città, tra salite e discese, piazze, chiostri e la magia del popolo peruviano!

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