Lo Sri Lanka è un paese dal fascino antico che sembra sospeso in un tempo indefinito. Tra i molteplici templi che si possono visitare nel corso di un itinerario nel paese, il tempio scavato nella roccia di Dambulla resta uno dei più affascinanti.
Il tempio di Dambulla si trova in cima ad una ripida scalinata a circa 200 metri d’altezza e per entrarvi, come in tutti i templi, è necessario togliersi le scarpe. Conosciuto anche come il Tempio delle Grotte d’Oro, questo sito sacro è uno dei luoghi più venerati ed antichi del paese. Si articola in cinque grotte ed è ancora oggi attivo per cui non è difficile incontrare monaci intenti a pregare.
La storia del tempio
Le sue origini risalgono a più di 2.000 anni fa, quando il re Devanampiya Tissa, dopo aver abbracciato il Buddhismo, commissionò la realizzazione di una grotta per custodire le sacre reliquie del Buddha. Nel corso dei secoli, è stato ampliato e trasformato in un complesso di grotte e templi, diventando un’icona spirituale e culturale dello Sri Lanka. In particolare, a dare un importante contributo all’ingrandimento del tempio, è stato il re Valagamba di Anuradhapura. A seguito dell’invasione della sua città da parte degli Indiani del Sud, il re trovò rifugio proprio all’interno di queste grotte grazie all’ospitalità dei monaci. Si racconta che abbia vissuto qui per quindici anni prima di tornare nel suo Regno. Dopo il suo ritorno sul trono, Valagamba decise di ripagare i monaci per il loro aiuto. E per dimostrare la sua gratitudine, fece ingrandire le grotte affinché potessero ospitare più statue e potessero essere abbellite con splendidi affreschi. Nei secoli successivi, numerosi altri re contribuirono a rendere queste grotte dei capolavori artistici di importanza mondiale.
Tale è il valore artistico, culturale e religioso riconosciuto a livello globale che, nel 1991, il Tempio di Dambulla è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Le 5 grotte di Dambulla
Ognuna delle cinque grotte custodisce tesori artistici di grande prestigio, con statue di Buddha, dipinti murali ed iconografie sacre. Nella prima grotta, la più stretta, è possibile ammirare una statua dorata lunga 15 metri raffigurante un Buddha disteso con la testa appoggiata su un cuscino che sembra quasi reale tanta la perfezione. Oltre 150 statue di Buddha a grandezza naturale sono invece le protagoniste della seconda grotta. Il soffitto è ricoperto da meravigliosi affreschi ricchi di colori, raffiguranti eventi religiosi. Nelle altre grotte si succedono statue, affreschi e costruzioni che risalgono a diverse epoche della storia dello Sri Lanka. Il consiglio è di iniziare il tour partendo dall’ultima grotta (quella più lontana dall’ingresso del Tempio). Non è raro incontrare suonatori di tamburi che accompagnano la visita e scandiscono i momenti salienti della preghiera dei monaci.
Vi consiglio di visitare Dambulla o al mattino presto, così da evitare le alte temperature, o a fine giornata. È obbligatorio coprire spalle e caviglie, e lasciare le scarpe all’ingresso. Una visita di solita dura non più di un’ora per cui è possibile coordinarsi per affiancare anche un safari nel vicino Parco Nazionale di Minneriya o la salita su Sigiriya.