A circa 40 minuti di macchina da Amman, l’affascinante capitale della Giordania, ecco il sito archeologico di Jerash o Gerasa, una delle testimonianze più importanti della presenza dell’Impero Romano in Medio Oriente.

Conosciuta come la “Pompei d’Oriente”, Jerash stupisce per le condizioni ottimali di conservazione e per il fatto di essere stata scoperta solo negli anni ’70, dopo essere stata dimenticata per oltre 1000 anni, nascosta sotto la sabbia, a seguito di un terremoto che la colpì nell’VIII° secolo. Ancora oggi, si calcola che sia stata riportata alla luce solo una piccolissima parte del grande complesso architettonico.

La storia racconta che la città venne fondata dai Greci intorno al I secolo a.C. per poi essere conquistata dai Romani poco dopo, i quali finirono per trasformarla ed ingrandirla. Jerash o Gerasa era la città più ricca tra quelle della zona in quanto posta sulla rotta carovaniera tra Amman, Damasco e Gerusalemme. Non a caso, la frontiera con la Siria si trova a pochi chilometri dal sito archeologico.

Il primo monumento che si trova all’ingresso di Jerash è l’Arco di Adriano, costruito in occasione della visita del celebre imperatore. Non distante, ecco le rovine dell’antico ippodromo e poi, inoltrandosi tra colonne ed antiche strade, ecco l’enorme piazza centrale dalla forma ovale, cinta da ben 56 colonne ioniche. Proprio da questa piazza, inizia il lungo Cardo di circa 800 metri che era il fulcro della vita della città che all’epoca di massimo splendore ospitava oltre 20.000 persone.

All’interno di Jerash si trovano ben due teatri, uno posto a sud e uno posto a nord, perfettamente conservati, che vi lasceranno a bocca aperta. In particolare, il teatro sud che è il più grande con una capienza di oltre 3000 spettatori, vi regalerà una vista spettacolare sulla città nuova di Jerash. Il teatro nord, invece, lo troviamo occupato da un gruppo di giovani giordani intenti a giocare a nascondino, con i quali facciamo subito amicizia, nonostante le barriere linguistiche che ci separano.





Numerosi anche i templi presenti, in particolare vi segnalo quelli dedicati ad Artemide e a Zeus. Per noi italiani non è una novità ritrovarsi ad ammirare luoghi del genere ma è sempre la storia che si nasconde dietro che conferisce quel quid in più, garanzia di unicità e originalità. Garanzia che un sito del genere non può fare altro che sorprendere e meravigliare per la sua storia e la sua bellezza.

Il biglietto d’ingresso a Jerash costa 8 JD.