Per celebrare i 70 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale in Europa, tra l’8 e il 9 maggio sono previste manifestazioni nelle principali nazioni che contribuirono alla sconfitta di Hitler e determinarono la fine della Grande Guerra.
Se l’Inghilterra ha festeggiato l’8 maggio, in Russia, invece, la giornata in cui si celebra la vittoria sul nazifascismo cade il 9 maggio. A Berlino in realtà era ancora l’8 maggio ma a Mosca, per effetto del fuso orario, erano già le prime ore del 9: quella mattina di 70 anni fa, dopo la cerimonia di firma avvenuta a Berlino, il governo russo di Stalin annunciava alla nazione la vittoria sui nazisti. In questa che, dal 1965, viene ricordata come la “Giornata della Vittoria”, Mosca organizza grandi festeggiamenti.
Quest’anno, in occasione del 70° anniversario dalla resa dei nazisti a Stalin, Putin ha deciso di fare le cose in grande per mostrare al mondo, e alla stessa Russia, tutta la potenza militare di cui sono in possesso. Sulla celebre piazza Rossa di Mosca, la capitale russa, una megalopoli da oltre 12 milioni di abitanti, sfileranno i soldati dei vari corpi d’armata e i mezzi più tecnologici.
La parata di quest’anno, però, vedrà l’assenza di alcuni suoi protagonisti, molti ex alleati occidentali, a causa degli scontri che hanno visto contrapposte Russia ed Unione Europea sulla questione Ucraina. In ogni caso, però, la parata celebra il grande tributo di sangue versato dall’ex URSS, che subì perdite per oltre 23 milioni tra soldati e cittadini. Esserci sarebbe un atto di rispetto prima di tutto nei confronti dei caduti, più che di Putin.
I numeri della parata parlano di diecimila soldati russi, 127 fra aerei ed elicotteri che sorvoleranno la piazza Rossa e tanti ospiti, soprattutto tra le ex-repubbliche sovietiche che ancora oggi festeggiano la ricorrenza della Giornata della Vittoria: Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Kazakistan, Polonia, Kirghizistan, Moldavia, Russia, Tagikistan, Turkmenistan, Ucraina, Uzbekistan.