Dal Quirinale al Mann. I Bronzi di San Casciano si preparano a cambiare casa spostandosi dal Palazzo del Quirinale, dove sono rimasti in esposizione quasi sei mesi, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, a partire da fine gennaio 2024. Dopo il grande successo di questa prima storica esposizione a Roma, il viaggio di queste statue, monete ed altri pezzi in bronzo, continua ad emozionare migliaia di visitatori in tutta Italia.

Scoperti per la prima volta nel 2022 nel santuario termale etrusco e romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, i Bronzi di San Casciano hanno attirato da subito l’attenzione di studiosi e semplici curiosi. Al punto da spingere gli organizzatori della mostra in corso al Quirinale ad una lunga proroga. La portata di questa scoperta viene paragonata a quella dei Bronzi di Riace. Con il trasferimento della mostra dal Quirinale al Mann, si vuole dare la possibilità ad un pubblico sempre più ampio di poter ammirare questi tesori.

Bronzi di San Casciano

I Bronzi di San Casciano dal Quirinale al Mann

La mostra, intitolata “Gli dei ritornano”, si articola in sette sale come un viaggio ideale dall’età del bronzo fino a quella imperiale, all’interno del paesaggio delle calde acque del territorio di Chiusi. In futuro, poi, questi reperti in bronzo verranno ospitati all’interno di un museo ad hoc. Lo Stato, infatti, ha proceduto ad acquistare il Palazzo cinquecentesco dell’Arcipretura di San Casciano, da adibire a museo.

I Bronzi di San Casciano

Sono oltre 200 i manufatti in bronzo riportati alla luce con questo scavo. La mostra espone oltre venti tra statue e statuette, migliaia di monete in bronzo ed ex-voto anatomici che raccontano una storia di devozione, di culti e riti ospitati in luoghi sacri dove l’acqua termale era usata anche a fini terapeutici. L’eccezionale stato di conservazione delle statue all’interno dell’acqua calda ha permesso anche di tramandare alcune iscrizioni in etrusco e latino che raccontano delle genti che frequentavano il luogo sacro, delle divinità invocate e della compresenza di Etruschi e Romani attorno all’acqua calda. Un vero tesoro da custodire e valorizzare per fare in modo che sempre più persone possano apprezzarlo.

Bronzi di San Casciano

Il Fulgur Conditum

Una delle teorie circa l’ottimo stato di conservazione dei Bronzi di San Casciano ruota intorno al ritrovamento di un fulmine in bronzo ed una freccia in selce che potrebbero rappresentare un fulgur conditum, rito del fulmine sepolto. Secondo la tradizione etrusca dell’ars fulguratoria, ovvero l’arte di interpretare i fulmini, ciò che all’interno di un tempio o di un santuario veniva colpito da un fulmine doveva essere sepolto sul luogo stesso del prodigio, insieme al fulmine. Questa tradizione potrebbe aver determinato l’ottimo stato di conservazione dei bronzi al momento del loro ritrovamento.

Bronzi di San Casciano