Erano anni che pianificavo di visitare Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, e l’occasione si è presentata durante le recenti feste natalizie.
Nel corso dei miei 6 giorni di vacanza ad Abu Dhabi, ho ricevuto davvero tantissime richieste di informazioni sulla destinazione e su quanto ha da offrire. Prima di raccontarvi cosa vedere, però, voglio fare un po’ il punto della situazione sulla città e sul paese nel suo complesso.
Avevo diverse aspettative su Abu Dhabi e devo ammettere che sono state rispettate. La città mi è piaciuta molto. È una destinazione adatta a tutti: coppie di ogni età, famiglie con bambini ma anche gruppi di amici, con un rapporto qualità/prezzo davvero vantaggioso, molto più vivibile ed interessante rispetto a Dubai. Meno sfarzo e minori record da sfoggiare, in cambio di una città più a misura d’uomo con diverse cose da visitare.
Ad Abu Dhabi ci tengono a sottolineare che non sono nati ieri ed in parte è vero. Le prime tracce di popolazioni, in questa zona affacciata sul Golfo Arabo, risalgono ad oltre 5000 anni fa ma è altrettanto vero che il boom economico è legato alla scoperta del petrolio negli anni’60, senza il quale, forse, sarebbero rimasti dei piccoli anonimi paesini arabi.
Camminando lungo la strada che costeggia la sfilza di edifici vista mare, ci si imbatte nel grattacielo sede della compagnia petrolifera nazionale, facilmente riconoscibile dalla presenza di una trivella esposta in bella vista.
Abu Dhabi è la capitale di questo paese, fondato nel 1971 dallo Sceicco Zayed, padre dell’attuale regnante della città, che riunisce altri sei Emirati dell’area (Ajman, Fujaira, Ras al-Khaima, Sharja, Umm al-Qaywayn e la più celebre Dubai), e che, insieme, posseggono una delle più vaste riserve di petrolio al mondo.
Non si può visitare Abu Dhabi senza pensare ai suoi regnanti, troverete foto e dediche un po’ ovunque. Lo Sceicco Zayed, il cui nome integrale è Sceicco Zayed Bin Sultan Al Nayan e del quale nel 2018 si sono celebrati i 100 anni dalla nascita, è considerato un visionario, le cui decisioni hanno supportato lo sviluppo sociale, economico e tecnologico del paese, conducendolo ad un prospero futuro.
Tre sono stati i concetti chiave che hanno guidato la sua attività: sostenibilità del territorio, rispetto nei confronti delle persone senza alcuna distinzione, e sviluppo umano, investendo sulle capacità delle persone nei vari campi di interesse.
Camminando tra le ampie strade ad almeno tre corsie per senso di marcia, ho pensato agli architetti che hanno avuto carta bianca nella progettazione della città. Mi è venuto in mente un gioco per pc che si chiama Sim City, in cui puoi creare e progettare da zero la tua città, inventandone di ogni. Ecco, la ricchezza prodotta dal petrolio ha dato agli Emirati questa possibilità. Di potersi costruire da zero secondo i propri gusti e le proprie necessità, possibilità che è stata sfruttata al meglio e con grande intelligenza.
Un esempio su tutti sono le strade larghe e prive di semafori. Dall’aeroporto internazionale di Abu Dhabi alla costa della Corniche, dove si trovano tutti i principali alberghi, ci si arriva con una lunga strada dritta con al massimo un paio di incroci. Qualcosa di assai raro da trovare nelle nostre città.
Visitare Abu Dhabi è stato davvero un piacere e nel prossimo articolo vi parlerò delle principali e più interessanti cose da vedere come: la Grande Moschea, il Museo Louvre, il caratteristico souk, l’adrenalinico Ferrari World ed altro ancora.