Tra i vicoli del centro storico di Napoli si cela un luogo in cui è possibile fare un salto indietro nel tempo. Un luogo in cui la storia è stata scritta a mano su antichi registri. È il Cartastorie, il Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli.

Il Cartastorie nasce per valorizzare il patrimonio degli antichi banchi pubblici napoletani. Le storie e i personaggi custoditi nelle scritture di questi storici banchi. L’antico Archivio Storico napoletano, oggi di proprietà della Fondazione del Banco di Napoli, è parzialmente aperto al pubblico. Una visita guidata in questo luogo misterioso ed affascinante vi permetterà di fare un tuffo nella storia di Napoli e dei napoletani, tornando indietro di 450 anni. I numeri la dicono lunga sulla specialità di questo luogo: circa ottanta chilometri di scaffalature che contengono diciassette milioni di nomi, centinaia di migliaia di pagamenti e dettagliate causali che ricostruiscono un affresco vivo di Napoli e di tutto il Mezzogiorno.

Archivio Storico Banco di Napoli

L’Archivio Storico del Banco di Napoli

L’Archivio Storico del Banco di Napoli è, ancora oggi, la più corposa raccolta archivistica di documentazione bancaria esistente al mondo. All’interno di due palazzi del’500 in via dei Tribunali, nel cuore del centro storico di Napoli, ha sede la Fondazione Banco di Napoli che ospita documenti datati a partire dal 1500 fino ai nostri giorni.

La storia dei banchi affonda le sue radici nel Cinquecento. All’epoca, l’usura era molto diffusa soprattutto nelle zone del Mezzogiorno. Due cittadini napoletani, quindi, decisero di istituire una pia istituzione con la finalità di concedere alla povera gente prestiti su pegno per piccole somme senza interessi, seguendo i dettami della Chiesa che ovviamente vietavano l’usura. Questa istituzione assunse ufficialmente la denominazione di Monte di Pietà nel 1539. Da allora, sorsero, uno dietro l’altro, un numero imprecisato di banchi per rispondere alle esigenze più disparate. L’ultimo dei banchi a nascere fu, nel 1640, il Banco del Santissimo Salvatore. Esso fu costituito con fini speculativi (fu, infatti, l’unico degli otto istituti bancari napoletani a non avere vincoli con istituzioni pie), dai governatori della gabella della farina, che era stata ceduta in garanzia ai creditori dello Stato.

Archivio Storico Banco di Napoli

Archivio Storico Banco di Napoli

Visitare l’Archivio Storico del banco di Napoli con la visita teatralizzata

Un modo originale per scoprire questo luogo misterioso è con la visita guidata teatralizzata, ideata dall’organizzazione Tappeto Volante. A guidare i visitatori in questa particolare visita è il “Munaciello”, personaggio mitico della storia partenopea. In una delle leggende più radicate a Napoli, infatti, si racconta che uno spiritello piccolo e deforme si aggirasse tra gli antichi palazzi: Il Munaciello. Questo era il suo nome, con una duplice natura: gentile con qualcuno, dispettoso con altri. Le origini della leggenda sono raccontate dalla penna della grande scrittrice napoletana Matilde Serao. Nessuna figura più di quella del Munaciello potrebbe fare da sfondo alla visita teatralizzata del Museo del Cartastorie all’Archivio storico del Banco di Napoli, con il racconto della storia di un popolo di 17 milioni di anime lungo 450 anni.

Archivio Storico Banco di Napoli

La visita teatralizzata è realizzata in collaborazione da Tappeto Volante, Manallart e il Cartastorie.