Decidere di visitare il campo di concentramento di Auschwitz – Birkenau non è una scelta facile. Non è una decisione che si può prendere a cuor leggero. Si trova a circa due ore di auto da Cracovia, in Polonia, e rappresenta uno di quei luoghi della memoria da visitare, per non dimenticare.

Il campo di concentramento di Auschwitz è oggi il simbolo dell’Olocausto riconosciuto a livello mondiale. È talmente vasto che il modo migliore per visitarlo è sicuramente aggregandovi ad una delle tante visite guidate. Se decidete di visitarlo in autonomia, invece, vi suggerisco di prendere informazioni con largo anticipo poiché il memoriale è accessibile ai singoli soltanto nel pomeriggio.

Visitare il campo di concentramento di Auschwitz – Birkenau in Polonia

campo di concentramento di Auschwitz - Birkenau

Perché Auschwitz?

Nel 1939, il territorio della Polonia si trovava diviso tra una parte occupata dai sovietici ed un’altra annessa al Terzo Reich. La città di Oświęcim, Auschwitz appunto, rientrava in quella tedesca e si trovava nel cuore dell’Europa occupata. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, i Tedeschi cominciarono ad impiantare campi di concentramento anche nei territori occupati. Verso la metà del 1940, venne creato il campo di Auschwitz, inizialmente come luogo in cui radunare tutti i polacchi arrestati dalla polizia tedesca. In seguito, però, dal 1942 fino alla sua liberazione, divenne il principale centro di sterminio di massa degli Ebrei.

campo di concentramento di Auschwitz - Birkenau

Nel 1943 oltre al campo principale di Auschwitz, si contavano quello di Birkenau, aperto a pochi chilometri di distanza, quello di Monowitz ed altri 45 sotto-campi minori. Oltre un milione di persone vennero deportate ad Auschwitz. Di queste, ne vennero registrate ed internate circa 400mila tra Ebrei, che rappresentavano il gruppo più numeroso, cittadini polacchi sgraditi al regime, zingari, prigionieri di guerra sovietici e di altre nazionalità. La metà morì di stenti, lavoro estenuante, terrore mentale, esecuzioni sommarie. Altri morirono come effetto delle condizioni di prigionia, tra malattie ed epidemie. Il luogo principale dello sterminio fu il campo di Birkenau dove i nazisti avevano costruito le camere a gas più capienti. Qui morirono quasi un milione di Ebrei. Quando il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche entrarono ad Auschwitz e liberarono il campo, vi si trovavano poco meno di 7mila persone.

Museo o luogo della memoria?

Il 2 Luglio 1947 il Parlamento polacco approvò la delibera di salvaguardia nel tempo dei terreni e degli edifici dell’ex-campo e ratificò la nascita del Museo Statale di Oświęcim-Brzezinka. Nel 1999, assunse la denominazione di Museo Statale di Auschwitz-Birkenau in Oświęcim. Nel 1979, poi, l’Unesco inserì l’area complessiva di ben 191 ettari del campo di concentramento di Auschwitz  – Birkenau nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Ancora oggi non tutti sono concordi nel ritenere questo luogo un museo. Molti lo considerano soprattutto un cimitero, altri un monumento, altri un luogo di educazione e di studio affinché quanto successo qui non si ripeta. In realtà, sono in molti a ritenere che svolga un pò tutte queste funzioni e in ogni caso resta un luogo della memoria da visitare affinché tutti possano avere la possibilità di conoscere ciò che è stato. Custodire la memoria, per non dimenticare.

campo di concentramento di Auschwitz - Birkenau

Oggi è possibile camminare lungo gli ampi viali costeggiati da alti alberi e intervallati dai blocchi che ospitavano i prigionieri. Alcuni di questi ospitano allestimenti per ripercorrere la storia dello sterminio ed oggetti originali rinvenuti negli anni successivi alla liberazione. Valigie (alcune con nomi ed indirizzi delle vittime), scialli rituali ebraici, protesi, occhiali, scarpe. Furono migliaia gli oggetti appartenuti agli Ebrei recuperati nel campo. Sotto la tutela del Museo si trovano quasi due tonnellate di capelli tagliati alle donne deportate.

campo di concentramento di Auschwitz - Birkenau

Come raggiungere il campo di concentramento di Auschwitz – Birkenau

Il memoriale dista circa due ore da Cracovia. Se non avete un’auto, il modo migliore per raggiungerlo è in autobus con la compagnia Lajkonik, in partenza dalla stazione degli autobus di Cracovia. Per spostarvi tra il campo di Auschwitz e quello di Birkenau potete percorrere a piedi la distanza di tre chilometri che li separa o approfittare del servizio navetta gratuito. Per tornare a Cracovia, il bus riparte di fronte all’ingresso del campo Auschwitz I. Trovate gli orari sul sito della compagnia.

Ciò che resta dell’area dei forni crematori del campo di Birkenau

campo di concentramento di Auschwitz - Birkenau