Napoli è una città ricca di tesori artistici. Tra questi, un ruolo di primo piano lo ricopre il Teatro San Carlo che, senza paura di essere smentito, può essere considerato il più bel teatro lirico del mondo.
Non si tratta soltanto di bellezza ma anche, e soprattutto, di storia. Il Teatro San Carlo, o più correttamente il Real Teatro di San Carlo, nasce nel 1737 ed è il più antico del mondo, precedendo di 41 anni la Scala di Milano e di 51 la Fenice di Venezia. Fu costruito per volontà di re Carlo III di Borbone, di cui porta il nome, che voleva sostituire il vecchio teatro di San Bartolomeo e rafforzare, così, l’immagine della capitale del suo Regno.
L’incarico per la realizzazione del Teatro San Carlo fu affidato all’architetto Medrano, colonnello spagnolo di stanza a Napoli, e ad Angelo Carasale, direttore del San Bartolomeo. Medrano progettò una sala lunga 28,60 metri e larga 22,50, con 184 palchi disposti in sei ordini e un ampio palco reale capace di ospitare fino a 10 persone. In totale, la capienza del teatro poteva raggiungere i 1379 posti.
Il preventivo di spesa per la realizzazione del Teatro San Carlo fu calcolato in circa 100.000 ducati, di cui 32.000 li donò il re in persona mentre buona parte della somma rimanente fu ottenuta dalla vendita delle prime quattro file di palchi. D’altronde, possedere un palco al San Carlo, magari vicino a quello reale, era considerato un segno particolarmente distintivo per la nobiltà napoletana.
Il 4 marzo 1737 fu firmato il contratto e il 4 novembre di quello stesso anno ci fu la grande inaugurazione con l’opera Achille in Sciro di Metastasio.
Al 1816 risale l’incendio che distrusse completamente il teatro e che gettò Napoli nel lutto. Appena sei giorni dopo, re Ferdinando I ordinò la sua ricostruzione, che fu affidata all’architetto Niccolini, il quale diede al teatro una nuova impronta neoclassica, ne migliorò l’acustica e ingrandì il palcoscenico.
La seconda inaugurazione avvenne il 12 gennaio 1817. Tra gli ospiti c’era Stendhal che affermò: “Non c’è nulla in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro, ma ne dia la pallida idea. Gli occhi sono abbagliati, l’anima rapita”.
Nel 1872, dietro suggerimento di Giuseppe Verdi, fu costruito il “golfo mistico” per l’orchestra.
Al centro del soffitto si trova la tela dipinta dai fratelli Cammarano che ritrae Apollo che presenta a Minerva i più grandi poeti del mondo. Seguirono notevoli lavori di ammodernamento come la sostituzione del colore della tappezzeria dei palchi che da celeste, colore dei Borbone, passò al rosso. Si procedette alla costruzione della nuova facciata laterale e del nuovo portico d’ingresso.
L’attuale foyer fu realizzato nel 1937 da Michele Platania. Distrutto durante la guerra, venne ricostruito negli anni immediatamente successivi. Nel 1980, fu ripristinato lo stemma del Regno delle Due Sicilie sotto l’arco del proscenio, sostituendo così quello sabaudo voluto dai re del neonato regno d’Italia in seguito all’Unità del paese.
Caratteristica fondamentale del lirico napoletano è la sua grandiosa acustica. Ciò che ha determinato il raggiungimento di questo risultato fu, durante i lavori del 1816, il sollevamento del soffitto del teatro rispetto al passato. Inoltre, la tela di Cammarano fu posta in una posizione sottoelevata rispetto al tetto. Questo meccanismo ha fatto sì che si creasse una sorta di camera acustica, come se ci fosse un enorme tamburo sopra la platea.
Al suo interno è presente anche un museo, il Memus, che custodisce alcune opere d’arte attraverso le quali viene raccontata la storia del San Carlo, dalla fondazione fino ai nostri giorni.
Come visitare il Teatro San Carlo
Il Teatro San Carlo è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00.
Le visite guidate, organizzate in dodici turni giornalieri (sei al mattino e sei al pomeriggio), prevedono la visita della Sala storica e un palco di primo ordine.
Le visite sono in ITALIANO e in INGLESE (solo il sabato in Francese ore 17.00).
Visite Guidate Teatro San Carlo
– 10:30, 11:00, 12:00, 12:30, 14:30,15:00,16:00,16:30 (visite in Italiano)
– 11:30, 15:30 (visita in Inglese)
– 13:00, 17:00 (visita in Italiano e Inglese)
– 17:00 (visita in Francese – solo il sabato)
Ogni visita dura circa 30 minuti. In caso di prove tecniche e/o artistiche le visite guidate potrebbero subire variazioni di percorso, di orario o essere cancellate. Si consiglia la prenotazione.
Orari di apertura MeMus
Lunedì-Martedì-Giovedì-Venerdì-Sabato. Chiuso Mercoledì
10.00 – 13.00/14.00 – 18.00
Domenica: 10.00 – 14.30
Prezzi
Il costo del biglietto per la sola visita al Teatro è 9 €. Ridotto 7 €.
Il costo del biglietto per il Memus è 6 €. Ridotto 5 €.