Torna a raccontare un suo viaggio qui su World Trips, un fedele lettore ed un curioso viaggiatore: Marco Vendittelli. Se la scorsa volta ci aveva portati in Asia, alla scoperta di Myanmar e Thailandia, questa volta ci porta nell’Europa dell’est alla scoperta della Lituania. Non mi resta che dire: a Marco la parola!
La Lituania, dopo aver subito prima l’invasione nazista e poi il regime comunista, oggi è un paese nuovo, vivace e ricco di giovani. Tutte le persone che ho incontrato sono state estremamente gentili e disponibili, ho notato che, nonostante sia un paese dell’ex unione sovietica, è molto più vicino ai paesi scandinavi per quanto riguarda la pulizia delle città e i suoi servizi pubblici eccellenti (stazioni ferroviarie piccole e molto pulite, treni supermoderni puntualissimi che raggiungono ogni parte del paese e costi dei biglietti irrisori, direi che la differenza con l’Italia su questo punto di vista è notevole).
Durante il mio soggiorno lituano ho soggiornato a Vilnius, una città piccola e piacevole, con la collina di Gedeminio (Gedeminas) e l’omonimo castello che la sovrastano. Ad est della città vecchia c’è il quartiere indipendente di Uzupio (Res Publika Uzupio) che ha addirittura una sua costituzione. Pensate che durante il regime comunista era la zona più povera e pericolosa della città, poi, dopo l’indipendenza lituana del 1991, il quartiere si è popolato di artisti ed ora è una delle zone più esclusive della città.
Nel mio viaggio ho visitato altre due città: Trakai e Siauliai. Per quanto riguarda la prima, questa si trova a 40 minuti di treno da Vilnius ed è davvero un posto da cartolina. Il paese e’ formato da piccoli isolotti e al centro di uno di essi sorge il suo bellissimo castello medievale. La città di Trakai può contare anche la presenza di un centinaio di Caraiti, un’antica popolazione proveniente dalla Crimea, con le loro tipiche casette colorate in legno.
Il motivo per cui sono andato a Siauliai, invece, è stato per vedere la collina delle croci che si trova ad un decina di chilometri dal centro della città. La collina è davvero affascinante e ci sono croci di ogni tipo dalle più semplici in legno a quelle intarsiate in marmo e poi c’è anche il crocifisso donato da Giovanni Paolo II nella sua visita del 1993. Ma qual è il significato di queste croci? Le prime croci furono messe intorno al 1900 in onore di alcuni caduti ed erano circa un centinaio, successivamente, nell’era sovietica, le croci furono distrutte per ben tre volte ma, dopo ogni distruzione, ne comparvero sempre di nuove. Oggi non si conosce il numero preciso ma si dice che possano raggiungere le centomila.
Per il resto, la città di Siauliai è molto piccola, così, dopo un paio di ore, ho deciso di visitare la sua periferia costellata di casermoni in stile sovietico molto simile ad altre periferie che ho visitato in passato come quelle di Bucarest e Sofia!
Al termine del mio viaggio posso dire di aver notato una forte appartenenza nazionale da parte dei lituani (questa non è russia!!!!) e, inoltre, posso dire di aver ammirato paesaggi molto belli soprattutto all’interno del paese.
Spero sinceramente di poter tornare al più presto in Lituania per visitare altri fantastici luoghi…
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