Con gli ultimi due casi appena accertati in Italia (31 gennaio), sale a circa 10 mila il numero dei contagiati dall’epidemia di Coronavirus che tanta paura sta suscitando in giro per il mondo. Il 99% dei casi è stato registrato in Cina ma la diffusione del virus ha raggiunto ben 22 paesi con i casi più numerosi in Thailandia (14), Hong Kong (12), Giappone (11), Singapore (10), Australia (9), Taiwan, Malesia, Macau, South Korea, US, Francia, Germania, Emirati Arabi, Canada, Italia, Vietnam, Cambogia, Finlandia, India, Nepal, Filippine e Sri Lanka.
Il numero delle vittime è salito a 213 e al momento è circoscritto esclusivamente alla Cina. Il Governo Italiano ha dichiarato lo Stato d’Emergenza Sanitaria per sei mesi e sospeso tutti i voli da e per la Cina. In questi casi, però, per evitare situazioni di isteria collettiva, è necessario provare a fare chiarezza, informandosi presso le sedi competenti, su tutte l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Cos’è il Coronavirus?
Ci sono sette tipi di coronavirus umani conosciuti nel mondo, tra questi anche la SARS e la MERS, scoppiate nel 2003 e nel 2012. Il nuovo coronavirus porta il nome scientifico di 2019-nCoV ed è la prima volta che gli scienziati si trovano ad avere a che fare con questo tipo di virus, che provoca malattie respiratorie.
Dove si è verificato il primo caso?
L’epicentro dell’epidemia di Coronavirus è la città di Wuhan, in Cina, una megalopoli da oltre 10 milioni di abitanti che è stata messa interamente in isolamento. È stato rilevato per la prima volta nel dicembre 2019. Si crede che possa essere partito da una fonte animale nel mercato cittadino di Wuhan ed attualmente si trasmette da uomo ad uomo. La fonte certa però al momento è ignota.
Come ci si può contagiare?
Come la maggioranza delle malattie respiratorie, si ritiene che il nuovo Coronavirus possa essere trasmesso da uomo ad uomo da piccole gocce respiratorie che possono fuoriuscire in caso di tosse o starnuti.
Quali sono i sintomi?
Una delle problematiche principali per l’individuazione del Coronavirus è che i suoi sintomi sono molto simili a quelli di una normale influenza, come febbre, tosse e affanno. Può causare polmonite e bronchite. I soggetti più a rischio sono coloro che soffrono di malattie cardiopolmonari, i bambini, gli anziani e coloro che soffrono di un sistema immunitario debole.
Esiste una cura?
Essendo piuttosto recente, al momento non esiste alcuna cura specifica o vaccino contro il Coronavirus 2019-nCoV. Diverse aziende stanno lavorando alla ricerca di un vaccino che, tuttavia, potrebbe essere pronto in tarda primavera quando sarà inutile farvi ricorso. Al momento si possono solo alleviare i sintomi dei pazienti infetti.
Come si può prevenire il contagio da Coronavirus?
L’OMS, Organizzazione mondiale della sanità, ha dichiarato ufficialmente l’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale e raccomanda di:
- Lavare frequentemente le mani con acqua e sapone o con disinfettanti a base di alcol
- Coprire la bocca in caso di tosse o starnuti e lavarsi le mani subito dopo
- In caso di frequentazione di luoghi troppo affollati come aeroporti o stazioni, fare ricorso all’utilizzo di mascherine mediche
- Evitare il contatto con chiunque tossisca, starnutisca o mostri sintomi di febbre
Per evitare che gli altri si infettino, coloro che manifestano sintomi influenzali, devono restare in casa ed evitare il contatto con gli altri. Inoltre, si consiglia di lavare oggetti e superfici toccate che potrebbero essere veicolo di infezioni.



