Sono sempre stato restio all’idea di organizzare un viaggio in Giappone. Benché da sempre affascinato alle culture diverse dalla mia, quella giapponese non era mai riuscita a suscitare un interesse tale da spingermi a visitare il paese. Quando si è presentata l’occasione di andarci, però, ho scelto di coglierla al volo ed ecco che in diversi mesi di lavoro, ho scritto un itinerario di viaggio in Giappone di 10 giorni con tappe a Tokyo, Kyoto, Nara, Osaka ed Hiroshima.


viaggio in giappone

Devo ammettere che il mio scetticismo nei confronti del paese è rimasto intatto, anzi, forse è aumentato. Ho trovato un paese che, a dispetto della sua reputazione, è molto più arretrato culturalmente e tecnologicamente di quanto potessi aspettarmi. I giapponesi non parlano inglese e non fanno nulla per ridurre le enormi barriere linguistiche esistenti. In più di una occasione si sono dimostrati limitati, chiusi mentalmente, con una capacità di improvvisazione o problem solving pari allo zero. Ho percepito un totale disinteresse nei confronti dei visitatori stranieri, con un atteggiamento respingente e, molto spesso, ho avuto la sensazione di avere a che fare con dei piccoli robot privi d’anima. I ripetuti inchini corredati dall’inflazionato “Arigatò” avevano l’effetto di risultare stucchevoli e a tratti forzati. Ci tengo a sottolineare che si tratta di semplici percezioni personali che scelgo di condividere con voi e che non vogliono assolutamente essere un giudizio tout court sul paese e sul popolo. Tuttavia, questo loro modo di fare ha inciso profondamente sulla percezione che ho avuto del viaggio e del Giappone nel suo complesso.

Al netto delle sensazioni personali, ecco il mio itinerario di viaggio in Giappone di 10 giorni con arrivo all’aeroporto di Tokyo Haneda e ripartenza da Osaka. Spero vi sia utile per programmare un vostro viaggio in questo paese.

Viaggio in Giappone: itinerario di 10 giorni tra Tokyo, Kyoto e Osaka

Tokyo

La prima tappa del mio viaggio in Giappone è Tokyo, una megalopoli da circa 14 milioni di abitanti che arrivano alla cifra record di quasi 40 milioni considerando l’intera area metropolitana. Una città eclettica, caotica, ricca di contrasti e di tanto verde. Ecco, una cosa che mi ha colpito particolarmente di Tokyo, e del Giappone in generale, è l’abbondanza di parchi pubblici e l’estrema cura che li caratterizza. Una delle aree verdi più estese sono i giardini del Palazzo Imperiale. L’edificio è interdetto ai visitatori ma gli East Gardens sono accessibili e meritano assolutamente una visita.

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I dettagli di cosa vedere a Tokyo ve li racconterò in un articolo dedicato. Intanto, vi dico che sono stato a Tokyo 3 notti che sono assolutamente sufficienti per visitare i luoghi più interessanti della città. Tokyo è una città enorme e vi conviene raggruppare le cose da vedere per quartieri. Se avete tempo a disposizione e molta voglia di camminare, potete spostarvi a piedi o, in alternativa, con la metropolitana. Tuttavia, se siete già una famiglia di quattro persone, risulterà una soluzione piuttosto costosa. A dispetto di quello che si potrebbe pensare, poi, la metropolitana di Tokyo non è per niente intuitiva e non collega al meglio i vari angoli della città. Nelle gigantesche stazioni principali come Shinjuku o Shibuya, il rischio di perdervi alla ricerca dell’uscita giusta è molto elevato. Se volete evitare lo stress dei mezzi pubblici, i taxi restano la soluzione più comoda con costi accessibili.

I luoghi da non perdere a Tokyo:

  • il quartiere di Shinjuku con i suoi grattacieli
  • la caratteristica via Omoide Yokocho
  • il Santuario Meiji all’interno dello Yoyogi Park
  • i giardini del Palazzo Imperiale
  • il mercato Tsukiji
  • il quartiere di Asakusa con il Tempio Senso-ji
  • Shibuya con l’incrocio più trafficato del mondo
  • Kabukicho, Harajuku e le numerose torri da cui osservare Tokyo dall’alto.

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Nel corso dei miei 4 giorni a Tokyo, abbiamo scelto di dedicare una giornata alla scoperta di Kamakura, una località situata sul mare, raggiungibile in circa un’ora di treno. È una caratteristica cittadina da scoprire con numerosi templi da visitare, alcuni dei quali con vista mozzafiato sul Monte Fuji.

Kyoto & Nara

Kyoto è la seconda tappa del mio viaggio in Giappone. La raggiungiamo con un comodo trasferimento a bordo dello Shinkansen, il celebre treno proiettile giapponese che viaggia ad una velocità costante di 300 km/h e collega Tokyo e Kyoto in circa 2 ore e mezzo.

Kyoto è una città dalla doppia faccia: da una parte, il centro storico caratterizzato dalle strade acciottolate costeggiate dalle tipiche abitazioni in legno e dalla presenza di templi buddisti e scintoisti; dall’altra, una città moderna abbastanza anonima e poco affascinante. La visita si concentra sui quartieri di Gion e Higashiyama dove si respira l’atmosfera del Giappone più classico, tra lanterne di carta, sale da tè e la possibilità di incontrare le geishe. All’interno del centro storico ci si può spostare a piedi. Per raggiungere zone più defilate come alcuni templi o la foresta di bambù di Arashiyama, vi consiglio il taxi perché con i mezzi pubblici i tempi di percorrenza sono piuttosto lunghi.

I luoghi da non perdere a Kyoto:

  • Tempio d’oro Kinkaku-ji
  • Pontocho Alley
  • Santuario di Yasaka
  • Tempio di Fushimi Inari
  • Gion e il quartiere di Higashiyama con le caratteristiche vie Sannenzaka e Ninenzaka
  • Tempio di Kiyomizudera
  • Tempio di Ginkaku-ji
  • Sentiero del Filosofo

Durante il soggiorno a Kyoto, abbiamo dedicato una metà giornata alla scoperta di Nara. Ci siamo arrivati in circa 40 minuti di treno utilizzando la linea inclusa nel Japan Rail Pass. Nara, antica capitale del paese, è celebre per la presenza di numerosi cervi che girano liberi all’interno del parco e dei templi. Tra i luoghi da non perdere a Nara, segnalo: il Todai-ji, il parco di Nara, il tempio Kasuga Taisha e il Kofukuji che ospita anche una pagoda alta 5 piani che però era in ristrutturazione quando ci sono stato io.

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Viaggio in Giappone: itinerario di 10 giorni tra Tokyo, Kyoto e Osaka

Il Castello di Himeji

La terza tappa del viaggio in Giappone è stata Osaka ma, prima di arrivarci, abbiamo fatto una sosta ad Himeji. Qui si trova il celebre castello che è uno dei più famosi di tutto il paese, risalente al XIV secolo e patrimonio Unesco. Himeji è una destinazione comoda da raggiungere perché è dotata di una fermata dello Shinkansen. Si trova a circa 50 minuti da Kyoto e a 35 da Osaka. Noi abbiamo lasciato i bagagli all’interno dei lockers presenti in stazione e abbiamo raggiunto a piedi il castello. Una volta terminata la visita, abbiamo ripreso il treno per arrivare a Osaka.

Viaggio in Giappone: Osaka

Osaka è una delle principali città del Giappone, nota per il suo grande patrimonio gastronomico, i quartieri moderni come Namba e Umeda e le atmosfere vivaci dei suoi mercati. Pur non avendo forse il fascino tradizionale di Kyoto o l’energia di Tokyo, Osaka rappresenta comunque una tappa interessante per chi vuole scoprire un lato diverso del Giappone, tra shopping, street food e architetture urbane. A me, comunque, non ha entusiasmato. L’ho trovata disordinata e molto poco interessante.

Dotonbori è senza dubbio il quartiere più iconico di Osaka, famoso per le sue insegne al neon, i locali di street food e il celebre cartellone del corridore Glico, simbolo della città. Si sviluppa lungo il canale omonimo e, soprattutto di sera, si trasforma in una zona affollata e caotica, con un mix di turisti e locali in cerca di divertimento. Tra le cose da fare a Dotonbori ci sono una passeggiata sul ponte Ebisu-bashi, una sosta nei ristoranti che servono takoyaki e okonomiyaki e un’occhiata ai bizzarri frontoni dei negozi, tra granchi giganti e draghi animati. Anche se l’atmosfera può risultare eccessiva o troppo turistica, una visita a Dotonbori resta quasi inevitabile per chi passa da Osaka.

In realtà, abbiamo deciso di fare tappa a Osaka per usarla come punto di partenza sia per visitare Expo 2025 Osaka, sia per raggiungere la città di Hiroshima per una visita in giornata.

Hiroshima & Miyajima

Hiroshima è stata l’ultima tappa del viaggio in Giappone. Non vi nascondo che era la tappa a cui tenevo di più ed è stata all’altezza delle mie aspettative. La prima parte della giornata l’abbiamo trascorsa sull’isola sacra di Miyajima. Qui si trova il celebre tori rosso galleggiante ed uno dei santuari più antichi del Giappone. Poi ci siamo spostati in centro a Hiroshima per visitare il Memoriale della Pace. La città è famosa in tutto il mondo perché qui fu sganciata la prima bomba atomica della storia da parte degli Stati Uniti d’America. La visita del memoriale e del museo è molto suggestiva. Impossibile non pensare alle numerose guerre che ancora oggi devastano il nostro mondo. Si respira un’atmosfera davvero particolare ed osservare con i propri occhi gli effetti della bomba atomica sull’A-Bomb Dome, l’unico edificio ancora in piedi, lascia davvero senza parole. Ve ne parlerò più approfonditamente in un articolo dedicato.

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Il mio giudizio su questo viaggio in Giappone vede luci ed ombre. Gran parte del mio giudizio è influenzato dall’ostilità percepita da un popolo che ho faticato a comprendere e con cui, stranamente, ho faticato ad entrare in contatto. La bellezza dei paesaggi non è riuscita a compensare un effetto dejavù tra templi già visti, quartieri un pò caricaturali e, in generale, poca emozione. Sì, forse in Giappone è mancata quella dose di emotività che ricerco quando parto alla scoperta di un nuovo posto nel mondo. Resto dell’idea, comunque, che, prima di poter esprimere un giudizio su un paese, bisognerebbe sempre visitarlo. Pertanto, vi invito ad andarci e a raccontarmi la vostra esperienza.