Nel cuore del Molise, ogni anno nel mese di giugno, il piccolo borgo di Portocannone, in provincia di Campobasso, si trasforma in un palcoscenico vibrante di fede, folclore e passione con la spettacolare Corsa dei Carri. Questa antica tradizione, fortemente radicata nella cultura arbëreshe del paese, è uno degli eventi più attesi dell’anno, capace di attrarre visitatori da tutta Italia e non solo. Un evento scoperto quasi per caso, grazie alla mia amica Sara, che ci ha lasciati davvero sorpresi e meravigliati. La nostra Italia, con i suoi meravigliosi borghi, riserva sempre delle grandissime sorprese.
La tradizionale corsa dei carri di Portocannone in Molise
Omaggio alla Madonna di Costantinopoli
La Corsa dei Carri ha origini secolari e rappresenta un momento centrale nella vita della comunità di Portocannone. La corsa si svolge in onore della Madonna di Costantinopoli, figura molto venerata a Portocannone, dove la religiosità popolare si fonde con antiche radici culturali. L’evento si svolge in occasione della festa del Corpus Domini, solitamente tra la prima e la seconda domenica di giugno. A partecipare sono tre rioni del paese con i tre carri dei Giovani, Giovanotti e Giuvanetiell (Xhuventijelvet). Ciascuno di loro costruisce e decora con cura il proprio carro trainato da buoi e spinto dai cavalli. Tre fazioni del paese che si sfidano con grande orgoglio e passione per aggiudicarsi la vittoria simbolica della corsa.
Dietro ogni carro c’è il lavoro di un’intera comunità: uomini, donne e bambini partecipano attivamente alla costruzione, all’addobbo e all’organizzazione della gara. Il carro, trainato da una coppia di buoi decorati con fiori e drappi, trasporta una statua religiosa e simboleggia l’offerta della comunità alla fede e alla tradizione.
I legami con l’Albania
Portocannone è uno dei borghi molisani di origine arbëreshe, comunità albanese insediatasi in Italia nel XV secolo per sfuggire all’invasione ottomana. Ancora oggi, il paese conserva con fierezza la propria identità albanese, visibile nella lingua, nei costumi tradizionali, nella musica popolare e nelle feste religiose. La Corsa dei Carri ne è una testimonianza vivente: un evento in cui convivono fede cristiana, memoria storica e senso di appartenenza.
Il giorno della corsa
Il giorno della corsa, Portocannone si riempie di colori, suoni ed emozioni. Dopo la messa solenne e la benedizione dei carri, ha inizio la competizione: i carri, guidati da esperti carraioli e seguiti da un corteo festante, si sfidano lungo un percorso stabilito per aggiudicarsi il simbolico titolo di vincitore. Anche se non c’è un vero premio materiale in palio, la vittoria ha un valore profondo, rappresentando l’orgoglio e la dedizione del rione vincente. La corsa è intensa, coinvolgente e non priva di rischi, tanto che la preparazione e la gestione degli animali richiedono esperienza e grande rispetto per la tradizione.
Un’esperienza autentica da non perdere
Visitare Portocannone durante la Corsa dei Carri significa vivere un’esperienza autentica e coinvolgente, lontana dai circuiti turistici più noti. È l’occasione per scoprire le radici albanesi dell’Italia meridionale, assaggiare i piatti tipici molisani, ascoltare canti in lingua arbëreshe e assistere a una gara che è, prima di tutto, un rito collettivo di identità e memoria.
Se siete alla ricerca di un viaggio che unisca cultura, tradizione e autenticità, inserite Portocannone nella vostra lista: la Corsa dei Carri regalerà emozioni indimenticabili e uno sguardo profondo sulla storia viva di questo angolo d’Italia.










