Il Molise è una delle regioni italiane più sottovalutate e, per chi sceglie di visitarlo, riserva continue sorprese. Nel cuore della regione, incastonato tra le verdi colline della provincia di Isernia, si trova un piccolo borgo che custodisce un patrimonio culturale unico al mondo: Scapoli. Questo affascinante paesino è noto soprattutto per una tradizione musicale antichissima, quella della zampogna. Qui, infatti, sorge il Museo della Zampogna, una tappa imperdibile per chi desidera scoprire l’anima autentica del Molise.

Visitare il Museo della Zampogna di Scapoli in Molise

museo zampogna scapoli

Scapoli resta ancora oggi uno dei pochi paesi in Italia che, grazie alla presenza di abili e valenti suonatori e artigiani, riesce a tenere in vita la tradizione della costruzione delle zampogne. Una tradizione tramandata di generazione in generazione da un numero ristretto di artigiani che lottano per la sopravvivenza di questo strumento musicale. Uno strumento di origine antichissima che, nel corso dei secoli, ha accompagnato i pastori nei loro spostamenti, il cui suono è ancora comune e particolarmente familiare perché preannuncia l’arrivo del Natale. A Scapoli, però, la Zampogna non è solo Natale e questo museo internazionale vuole esserne proprio la testimonianza tangibile.

Un museo dedicato alla regina delle musiche pastorali

Inaugurato nel 2002 all’interno dello splendido Palazzo Mancini che domina dall’alto il caratteristico borgo, il museo, intitolato al suo ideatore Pasquale Vecchione, è interamente dedicato alla zampogna ed è l’unico al mondo del suo genere. Articolato su tre piani, ospita una collezione straordinaria di zampogne provenienti da diverse regioni d’Italia, ma anche da numerosi Paesi europei ed extraeuropei. Ogni strumento racconta una storia, un uso rituale, una tecnica costruttiva diversa, offrendo al visitatore un vero e proprio viaggio sonoro attraverso culture lontane nel tempo e nello spazio.

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Tra le sale espositive, si possono ammirare anche antichi strumenti da lavoro dei maestri artigiani zampognari, fotografie storiche, spartiti musicali e costumi tradizionali. Grazie ai recenti lavori di ammodernamento, oggi molti spazi del museo sono interattivi e, con l’ausilio di strumentazioni elettroniche, è possibile ascoltare il suono delle diverse zampogne. Si può anche visitare la ricostruzione di una tipica bottega dove ancora oggi gli artigiani locali realizzano a mano questo strumento affascinante.

Lungo il percorso espositivo, è possibile ammirare il presepe permanente della Scuola Napoletana, realizzato dai Maestri d’Arte Capuano di San Gregorio Armeno a Napoli.

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Scapoli: la “capitale” della zampogna

Il museo non è solo un contenitore culturale, ma il cuore pulsante di una comunità viva. Scapoli è infatti considerata la “capitale mondiale della zampogna” e ogni anno, a fine luglio, ospita il Festival Internazionale della Zampogna, un evento che richiama musicisti e appassionati da ogni parte del mondo. Durante il festival, le vie del paese si animano di concerti, balli popolari e dimostrazioni artigianali, trasformando il borgo in un vero laboratorio a cielo aperto di tradizione e innovazione musicale.

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Come visitare il museo

Il Museo Internazionale della Zampogna non è sempre aperto e vi consiglio di informarvi preventivamente per verificare che sia aperto nei giorni che vi interessano. Scapoli è facilmente raggiungibile in auto ed è una tappa ideale per un itinerario alla scoperta del Molise autentico, lontano dalle mete turistiche più affollate. Visitare il museo significa immergersi in una storia affascinante fatta di suoni antichi, gesti artigianali e passione per le radici.