Come sapete sono sempre alla ricerca di storie da raccontare. Oltre alle mie personali esperienze mi piace che i lettori di World Trips possano conoscere storie di altre persone che amano viaggiare e scoprire il mondo. Come spesso accade, basta girare un po’ in rete per scovare storie di avventurosi viaggiatori in giro per il mondo. Questo è proprio il caso della persona che vi presento oggi: si chiama Angelo Zinna, ha 25 anni e da quasi 5 gira il mondo ininterrottamente. L’ho intervistato per voi, spero vi appassionerà come ha appassionato me! Buona lettura…

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Ciao Angelo! Ti ho scovato in rete e leggendo il tuo blog ( complimenti per l’ironia dei tuoi articoli che rende la lettura molto piacevole) ho scoperto che sei in viaggio da molti anni. Sono curioso di sapere quando è iniziata questa tua avventura in giro per il mondo e soprattutto dove è iniziata!

Sono partito il 10 Gennaio 2010 con un biglietto di sola andata per Melbourne, Australia. Avevo intenzione di passare 6 mesi all’estero, lavorando e possibilmente viaggiando, sfruttando la possibilità del visto Working Holiday. Inizialmente non avevo molti soldi quindi mi sono messo subito a lavorare, prima in una fattoria, poi in un ristorante. Da lì con i guadagni di alcuni mesi ho comprato un pulmino e fatto il giro dell’Australia per fermarmi a Perth. Ho finito per fermarmi un anno in Australia e alla conclusione del visto non me la sentivo di tornare a casa, così sono andato in Nuova Zelanda. Avendo ancora pochi fondi a disposizione ho girato in autostop per un periodo fino a fermarmi a lavorare a Wellington. Sono rimasto due anni in Nuova Zelanda. Dopo due anni volevo ripartire ed ho pensato che fosse il momento di tornare in Europa. Come tornare però? Via terra! Sono volato in Timor Est deciso a raggiungere l’Italia senza volare. Non ha del tutto funzionato perché lungo la strada ho deciso di visitare alcuni paesi i cui confini terrestri erano chiusi. Ora comunque sono in Kyrgyzstan, mi sto avvicinando alla Turchia e quindi a casa.

 

Qual è stata la reazione della tua famiglia e dei tuoi amici quando hai comunicato l’intenzione di partire?

La mia idea era di fare un’esperienza all’estero e tornare nel giro di sei mesi, quindi niente di particolarmente estremo. La mia scelta di conseguenza era stata accettata senza grandi opposizioni, nessuno, neanch’io, poteva sapere cosa in realtà sarebbe successo.

 

Già alla partenza avevi preventivato che saresti rimasto in giro per il mondo tutti questi anni? In questo lungo lasso di tempo hai mai fatto ritorno a casa?

No, non ho mai pensato di stare via così a lungo e no, non sono mai tornato a casa negli ultimi 4 anni e mezzo. Una serie di eventi si sono presentati l’uno dopo l’altro e mi hanno permesso di proseguire la mia avventura, io ho solo colto le occasioni senza guardarmi indietro. A volte è stato un lavoro, a volte una conoscenza, altre una necessità, niente di tutto quello che ho fatto negli ultimi anni è stato programmato.

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Quali paesi hai visitato e quale ti ha colpito maggiormente?

Ho vissuto tre anni tra Australia e Nuova Zelanda, e viaggiato per oltre un anno e mezzo in Asia, dove mi trovo adesso. Qui ho visitato Timor Est, Indonesia, Malesia (sia la penisola che il Borneo), Brunei, Thailandia, Laos, Cambogia, Vietnam, Birmania, India, Nepal, Cina e Kyrgyzstan.

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Sono un viaggiatore come te ( anche se mi rendo conto il paragone non regge!) e uno dei problemi da affrontare prima di programmare un viaggio è capire dove reperire le risorse. Mi viene spontaneo chiederti, dato che sei in viaggio da 4 anni e hai solo 25 anni, come hai fatto a trovare le risorse sia per partire che per supportare questi tuoi anni alla scoperta del mondo?

Semplice: lavorando! Prima di partire ho fatto il barista a Firenze per 7 o 8 mesi, mettendo da parte tutto quello che guadagnavo. Appena ho messo insieme qualche migliaio di euro ho comprato un biglietto per l’Australia e sono partito. Non avevo in mente di viaggiare se non avessi trovato lavoro, e i miei risparmi erano un fondo emergenza dato che non avevo un biglietto di ritorno, né un contatto o un lavoro che mi aspettava. Non avevo neanche un posto dove dormire la prima notte. Per fortuna le cose sono andate bene e ho cominciato da subito a lavorare. In Australia si guadagna bene, quindi mi sono potuto permettere di viaggiare dopo circa tre mesi di lavoro. Ho lavorato di nuovo a Perth e poi in Nuova Zelanda, alternando sempre viaggi e lavoro. Quando ho deciso di attraversare l’Asia ho passato un anno particolarmente intenso a Wellington, lavorando un numero infinito di ore per poter permettermi un anno di viaggi. Durante questo periodo ho anche lanciato il mio blog Exploremore.it e ho scritto e pubblicato la prima guida al Working Holiday in Australia. Quando sono partito ho completato la seconda guida al Working Holiday in Nuova Zelanda, e così continuando ininterrottamente a lavorare sul sito e promuovere le guide ho potuto permettermi di estendere l’itinerario. Ora sono in Asia da 17 mesi, spendo tra i 10 e i 20 Euro al giorno. Nel 2013 ho speso circa 5.300 Euro per un anno di viaggio.

 

Tra le tante belle foto pubblicate sul tuo blog, ho visto che hai anche scalato l’Everest! Raccontaci un po’ di questa avventura!

Non ho scalato l’Everest, ho fatto il trekking fino al campo base dell’Everest che è ben diverso! In Nepal ho camminato per 22 giorni da Jiri fino ai 5.400 metri di altezza in cui si trova il campo da cui gli alpinisti partono per la vetta. È stata un’esperienza bellissima, tra le migliori in un anno di viaggio. È stata dura, ma piacevole allo stesso tempo, sono salito seguendo un itinerario che va di villaggio in villaggio, passando comunità sherpa e comunità tibetane fino al punto più alto del cammino. Il Nepal è sicuramente un luogo in cui tornerò.

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Dove ti trovi adesso? E quale sarà la prossima destinazione?

Ti scrivo dal Kyrgyzstan, dove sono da poco entrato venendo dalla Cina. Sto percorrendo la vecchia Via della Seta, e ho in mente di proseguire il viaggio passando da Uzbekistan, Turkmenistan, Iran, Turchia, Grecia e quindi Italia. Sto proseguendo ad un passo più veloce adesso e prevedo di essere a casa in un paio di mesi o poco più.

 

Che consiglio daresti a chi, leggendo magari questa intervista, avesse voglia di seguire le tue orme?

Viaggiare oggi è facile, basta volerlo. Viaggiare a lungo termine significa sacrificare molte altre cose, quindi deve essere una priorità. Se questa c’è, basta trovare un lavoro, mettere da parte abbastanza soldi per partire e poi lasciarsi andare. Non importa viaggiare per anni, anche pochi mesi possono avere un grande valore, ma è comunque molto più semplice di quello che sembra. Se vuoi, puoi!

Ringrazio moltissimo Angelo per aver reso me, e i lettori di World Trips, partecipi della sua vita e della sua avventura. Vi invito a seguirlo sul suo blog Exploremore.it ed anche su Facebook, dove pubblica molte fotografie e spunti interessanti, e su Twitter!

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