Chiusa la Cappella Sistina ai visitatori, è tempo di prepararla per accogliere i 155 cardinali che nei prossimi giorni si dovranno riunire per eleggere il nuovo Pontefice che succederà al Papa Emerito Joseph Ratzinger, ormai in ritiro privato a Castel Gandolfo. Ospiterà per la venticinquesima volta, uno dei riti più segreti e carichi di mistero al mondo: il Conclave. Ventiquattro sono stati infatti i conclavi che si sono succeduti in quella che resta comunque una cappella papale, luogo identitario della Chiesa romano-cattolica.
Come saprete la Cappella Sistina fa parte dei Musei Vaticani ed è sicuramente la meta a cui puntano tutti i turisti e i fedeli quando decidono di intraprendere una visita nei luoghi simbolo del Vaticano. Si contano ogni anno quasi 5 milioni di visitatori.
L’origine del nome si deve al Papa che la volle a tutti i costi ovvero Papa Sisto IV, al secolo Francesco della Rovere. La sua costruzione avvenne tra il 1475 e il 1481 e, una volta terminati i lavori, furono chiamati per decorare le sue pareti, pittori di grande fama come Botticelli, Ghirlandaio, Signorelli, Pinturicchio e, alcuni anni dopo, il grande Michelangelo Buonarroti a cui fu affidata la decorazione della volta e che poi, dal 1536 al 1541, su commissione di papa Paolo III, decorò la parete con l’immagine del Giudizio Universale, che rappresenta il Fato ineluttabile che incombe su tutti gli uomini, del cui destino Dio è arbitro assoluto.
Mentre la volta e la parete sopra l’Altare furono affidate a Michelangelo, che come sappiamo realizzò il grande Giudizio Universale, le pareti laterali, affidate ai tanti artisti prima nominati, ritraggono le molte scene bibliche con sulla sinistra, guardando il Giudizio, le scene tratte dall’Antico Testamento, con le Storie di Mosè, salvatore del popolo ebraico; sulla destra, quelle tratte dal Nuovo Testamento con le Storie di Cristo, salvatore di tutta l’umanità.