Pingyao è considerata una delle più antiche città della Cina. Il mio primo approccio non è stato dei migliori. Arrivo di sera e la sensazione è di essere stato catapultato in una città fantasma. Buia, deserta, negozi e ristoranti chiusi. Penso al fatto di aver prenotato due notti in questa cittadina e rinnego un pò la mia scelta. All’indomani, però, inizio a scoprire una città con una storia millenaria alle spalle in grado di offrire ai visitatori l’immagine di una Cina molto diversa.

Pingyao

Situata nella provincia dello Shanxi, questa antica città murata è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997 ed è rinomata per la sua architettura tradizionale e l’atmosfera autentica. Le strette vie lastricate, circondate da edifici in legno con tetti ricurvi e lanterne rosse che ondeggiano dolcemente nel vento, catapultano i visitatori in una realtà parallela in cui il tempo sembra essersi fermato e ogni angolo racconta una storia antica. Pingyao non è soltanto una delle più antiche cittadine cinesi meglio conservate ma da molti è considerata come il primo centro finanziario in Cina. Qui, infatti, venne creata la prima banca di scambio.

Cosa vedere a Pingyao

Per scoprire Pingyao, è stato creato un biglietto dal costo di circa 15 euro che permette di accedere a tutte le sue principali attrazioni. Punto di partenza di una visita della città non possono che essere le sue antiche mura. Costruite durante la dinastia Ming, nel XIV secolo, queste mura hanno protetto Pingyao per secoli, mantenendola intatta nel tempo. Sono alte circa 12 metri e lunghe 6 chilometri, con sei porte monumentali che permettevano il controllo degli ingressi. La loro struttura, composta da mattoni e terra battuta, ha resistito incredibilmente bene all’usura del tempo, rendendole una delle fortificazioni meglio conservate della Cina. Passeggiando sopra di esse, si può davvero percepire la grandezza di un’epoca passata e la strategica importanza di Pingyao lungo le antiche rotte commerciali. Il fatto, poi, che non ci sia quasi nessuno, mi permette di godermele al meglio senza stress.

Rishengchang: il primo istituto bancario della Cina

Entrare nella Rishengchang significa toccare con mano il passato finanziario della Cina. Fondata nel 1823, questa banca fu il primo sistema di pagamento a lunga distanza del paese e segnò l’inizio del moderno settore bancario cinese. In un’epoca in cui il commercio si espandeva oltre le città e le province, Rishengchang introdusse un sistema di lettere di credito che permetteva ai mercanti di evitare i rischi legati al trasporto di grandi quantità di denaro. Il suo successo portò all’apertura di filiali in tutta la Cina e ispirò la nascita di molte altre istituzioni bancarie. Oggi, visitando l’edificio originale, si possono vedere gli uffici, le stanze dei contabili e le aree di sicurezza dove venivano custodite le ricchezze dell’epoca. Non aspettatevi reperti e oggetti originali perché di quelli non c’è più alcuna traccia.

Pingyao

Cortili delle Residenze di Pingyao

La città ha una grande storia politica oltre che finanziaria, essendo stata residenza di numerose famiglie regnanti. Ha custodito fino ad oggi le splendide costruzioni che ospitavano queste famiglie quando si trovavano in città ed oggi è possibile visitare queste case che sono un susseguirsi di cortili, porticati, piccoli templi. Un’esperienza davvero autentica in grado di restituire un vivido spaccato della vita dell’epoca. Tra i luoghi da non perdere, vi segnalo il cortile della famiglia Wang e quello della famiglia Chang, e la residenza della famiglia Qiao che conta 6 cortili grandi e 20 piccoli, 313 camere e copre ben 10.642 metri quadri di superficie.

Il mio consiglio è di perdervi tra le strade principali Ming e Qing, lasciandovi guidare dall’istinto, alla ricerca delle residenze più affascinanti e originali.

Pingyao

Tempio di Confucio

Il Tempio di Confucio è tra i più importanti del paese. La sua costruzione risale al VII secolo d.C., sotto la dinastia Tang, e c’è chi sostiene che sarebbe stato costruito addirittura per ospitare Confucio in persona insieme alla sua famiglia. Nel tempo è stato distrutto e ricostruito e la versione che possiamo ammirare oggi risale al XII secolo, sotto la dinastia Jin. È aperto al pubblico soltanto dal 2004 e visitarlo può essere considerato un vero privilegio. Questo luogo sacro non era solo un centro di culto, ma anche un’istituzione educativa per gli studiosi che aspiravano a superare gli esami imperiali. Il complesso comprende una serie di cortili e padiglioni, con il Dacheng Hall al centro, che ospita una statua di Confucio e iscrizioni calligrafiche dei più grandi studiosi cinesi.

Pingyao

Pingyao è conosciuta anche come la città delle lanterne rosse. Se ne vedono tante appese un pò ovunque e nei periodi di alta stagione il loro numero aumenta a dismisura. Non esiste un periodo migliore per visitarla, sicuramente la primavera e l’autunno, con il loro clima mite, renderanno la visita più piacevole. Io ci sono stato a gennaio, in una splendida giornata di sole che ha bilanciato alla perfezione il freddo pungente invernale. Il mio consiglio è di arrivare nel tardo pomeriggio e ripartire la sera del giorno dopo. Una notte è più che sufficiente perché basterà una mezza giornata abbondante per visitare tutto e in questo modo avrete la possibilità di vederla anche con le luci della sera. E se vi state chiedendo dove dormire, vi suggerisco di scegliere una guesthouse in una casa tradizionale per vivere la vera essenza di Pingyao.

Pingyao

Come arrivare a Pingyao

Pingyao si trova a circa 700 km da Pechino e 500 km da Xi’an, rendendola facilmente accessibile in treno ad alta velocità. Clicca qui per maggiori informazioni su come spostarsi in Cina. La stazione di Pingyao Gucheng è servita dai treni veloci, mentre la stazione centrale accoglie treni convenzionali. In alternativa, si può volare all’aeroporto di Taiyuan, a circa 90 km, e proseguire in treno o autobus.