Nel giorno dell’inaugurazione del Pontificato del Vescovo di Roma Francesco, scopriamo qualcosa in più sul paese d’origine di Jorge Mario Bergoglio. Nato a Buenos Aires, in Argentina ma con origini piemontesi. Il paese d’origine della sua famiglia, infatti, è Portacomaro, in provincia di Asti.
Portacomaro Stazione è un piccolo paesino di circa 2.000 abitanti nella provincia di Asti, in Piemonte. Qui era nato e vissuto il bisnonno di papa Francesco prima di trasferirsi a Torino e poi emigrare in Argentina. Destino comune a tante famiglie che nell’Ottocento lasciarono il Piemonte partendo alla volta del Nuovo Mondo. La maggioranza degli abitanti portano il cognome Bergoglio e, dunque, in un modo o nell’altro, è possibile che siano imparentati con Papa Francesco, il quale comunque non dimentica le sue origini.
Nel 2010, infatti, in un libro-intervista, spiegava che il padre era di Portacomaro, paese in cui i suoi avi comprarono l’unica casa esistente nella prima metà dell’Ottocento e poi costruirono le altre. La madre, invece, era di Buenos Aires con sangue piemontese e genovese. Oggi, Portacomaro è un piccolo centro con casette, cascine e chiese di antica origine ed è famosa per il buon vino che si produce nella zona.
Portacomaro, il paese d’origine di Papa Francesco
Ecco una presentazione del piccolo paese fatta dal sito del Comune:
Dire cos’è Portacomaro non è facile! Tecnicamente ed aridamente si può dire che Portacomaro è un comune della Provincia di Asti. Per chi lo ama, Portacomaro è un piccolo Eden, il posto dove ci si sente “a casa”, dove non si deve dimostrare nulla perché la gente ci considera per quello che siamo (cioè “il figlio del tale, il nipote del tal altro”) e non bada a quello che siamo diventati (se non per invidiare il nostro eventuale successo); il luogo dove tornare a comportamenti semplici e schietti, a gustare il piacere di una passeggiata lungo la quale tutti quelli che incontri ti salutano e ti chiedono della salute dei parenti, dove puoi dimenticare a casa l’orologio (il campanile mostra l’ora sui quattro lati, è visibile da tutto il paese e batte due volte ore e mezze ore), puoi dimenticare il portafoglio (tutti ti fanno credito), e fino a pochi anni fa potevi anche dimenticare le chiavi, perché nessuna porta veniva chiusa.
Essendo un paese del Basso Monferrato, terra di vini celebri, Portacomaro è un paese agricolo, dedito alla coltivazione della vite, alla vinificazione ed all’allevamento dei bovini (i famosi vitelli della coscia di razza Piemontese). Vengono anche prodotte piccole quantità di nocciole, apprezzate per la loro elevata qualità.








Grazie per aver parlato di Portacomaro. Mi permetto solo di fare qualche piccola precisazione.
Il trisnonno del Papa si stabilì nella prima metà del 1800 a Bricco Marmorito (o Marmorino, secondo alcune carte) in quella che all’epoca era effettivamente l’unica cascina e intorno alla quale i suoi discendenti ne costruirono altre, tanto che a Portacomaro il nome della famiglia era spesso usato per indicare quel bricco.
La casa che fù del “patriarca” Giuseppe Bergoglio si vede bene da p.zza Roggero, dove sorgono la chiesa e il municipio di Portacomaro.
Pur essendo assai vicino al centro del paese dove i Bergoglio andavano a scuola e a messa con una breve passeggiata, Bricco Marmorito appartiene amministrativamente ad Asti, così come la frazione di Portacomaro Stazione, piccolo centro sviluppatosi in seguito alla costruzione della ferrovia Asti-Casale, della stazione destinata a servire Portacomaro e della comoda strada che scavalcando il torrente Versa porta al paese, rappresentandone oggi la via d’accesso principale.
Nel secolo scorso, Bricco Marmorito, che faceva parte della parrocchia di San Bartolomeo di Portacomaro, passò prima a quella di Caniglie e poi a quella di Portacomaro Stazione, quando questa venne formata.
Portacomaro non è lontano dal casello di Asti Est sulla A21 e può rappresentare una tappa interessante anche per chi è diretto a Colle Don Bosco o al Parco del Sacro Monte di Crea, oltre che per chi intende visitare Asti o è diretto nelle Langhe.
Grazie mille. Apprezzo molto queste precisazioni e da oggi chiunque leggerà l’articolo potrà accedere anche alle sue precisazioni!