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Con la benedizione di papa Francesco, sono state accese ieri pomeriggio, in piazza San Pietro, le luci dell’albero di Natale e, nella stessa occasione, è stato inaugurato e mostrato al mondo il caratteristico presepe. Si tratta di una novità perché in passato i due simboli del Natale venivano inaugurati separatamente.

Albero e presepe provengono dalle due parti opposte dell’Italia. Il primo, infatti, è stato donato al Vaticano dalla Calabria. Si tratta di un abete bianco di ben 25 metri, proveniente da Passo dell’Abate, Comune di Fabrizia, e si caratterizza per una particolarita: il tronco principale ha un tronco gemello, si tratta cioè di due tronchi uniti. Il secondo, invece, è stato donato dalla città di Verona. Il presepe, dal titolo “Il Presepe in Opera” viene donato dalla Fondazione Verona per l’Arena e trae ispirazione dalla lirica, che fa di Verona una città di eccellenza. Per la sua realizzazione ci si è ispirati alla scenografia dell’Opera di Gaetano Donizetti “Elisir d’amore”, creata dallo scenografo napoletano Francesco Canessa, prendendo spunto proprio dalla tradizione presepiale italiana. Verrà, poi, completato con circa venti statue di terracotta a grandezza quasi naturale.

In occasione dell’accensione delle luci natalizie, è stata anche inaugurata la nuova illuminazione a tecnologia led della Cupola della Basilica di San Pietro, che oltre a valorizzare maggiormente l’opera, permetterà un risparmio energetico fino al 70%. Una cosa simile era avvenuta solo pochi mesi fa per l’illuminazione della Cappella Sistina.

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