Wallerally, Week 3: terzo appuntamento con il diario di viaggio che segue le (dis)avventure di Stefano ed Enrico fino in Mongolia. Il filo diretto per raccontare come procede la loro avventura in questo Mongol Rally.
Il nostro racconto ricomincia ad Istanbul, dove i nostri amici wallerelly sono arrivati direttamente dalla Bulgaria. L’ingresso in Turchia è stato piuttosto semplice, un po’ meno quello ad Istanbul, visto che per entrare in città hanno trovato una coda di ben 75 km. Ma wallerella è più forte di tutti e così correndo sulla corsia d’emergenza sono riusciti a saltare gran parte del traffico. Come farsi riconoscere in giro per il mondo!!!
Arrivati ad Istanbul, il problema è stato quello di essere sprovvisti di navigatore satellitare o di una semplice mappa che gli consentisse di capire dove dirigersi all’interno della città. Così, a notte inoltrata, decidono di pagare un taxi per farsi guidare fino alla Moschea Blu. A questo punto Stefano ed Enrico avrebbero dovuto essere ospiti di alcuni ragazzi di un altro team del Mongol Rally, i quali avevano precedentemente inviato le coordinate geografiche dell’appartamento di air bnb. Peccato solo che i nostri wallerally non fossero in grado di decifrare queste coordinate, finendo per trascorrere la notte alla ricerca dell’appartamento perduto.
Quando intorno alle 6 riescono finalmente ad entrare in casa, decidono di fare una lavatrice, senza pensare, però, che non avrebbero avuto il tempo per asciugare i panni che, più puzzolenti che mai, sono stati portati in auto. Non è mancato un veloce giro della città tra il Gran Bazar, la Moschea Blu e Santa Sofia, per poi dirigersi verso Pamukkale.
Prima di lasciare Istanbul si sono goduti un’ottima pizza napoletana da Rossopomodoro, altro partner del progetto.
Arrivati a Pamukkale, si sono concessi il lusso di un bagno nelle piscine naturali caratteristiche di questa destinazione.
Poi via verso la Cappadocia. Lungo la strada c’è stato un piccolissimo imprevisto: mentre Enrico si trovava alla guida, all’improvviso si è alzato il cofano della macchina. Momenti di panico in cui Enrico è riuscito a mantenere la calma, senza sbandare, con Stefano che, affacciato dal finestrino, si accertava di evitare incidenti, in attesa di trovare un luogo in cui accostarsi.
Alla fine solo tanto spavento e cavi dei fari abbaglianti tranciati di netto.
Arrivati a Goreme, in Cappadocia, i nostri amici hanno provato l’emozione di un volo in mongolfiera. Hanno subito ripreso il viaggio e hanno guidato per ben 24 ore fino ad arrivare a Tbilisi, in Georgia. Una città che li ha colpiti subito in positivo e che per questo vi racconterò nella prossima puntata!