Mi trovavo a New York quando ho scelto di trascorrere alcuni giorni di vacanza in Canada, per la precisione in Québec, per scoprire tutto ciò che è possibile vedere a Montreal, la città più popolosa di questa regione in cui inglese e francese sono lingue ufficiali.



Premetto che non si è trattato della migliore scelta dal momento che a Montreal, città più popolosa della provincia canadese del Québec, la temperatura massima durante il mio soggiorno non è mai andata oltre i -25 gradi, sì avete capito bene, c’era da ibernarsi. Nonostante il gelo artico davvero estremo, però, ho provato a visitare quanto più possibile di Montreal, una città che mi affascinava da molto tempo.

Montreal sorge su un’isola del fiume San Lorenzo e deve il suo nome al Mont Royal, montagna situata proprio alle sue spalle.

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Il mio albergo si trova in Place Royale, affacciato su Rue de la Commune, nella zona del Vecchio Porto, cuore del centro storico con vista sul fiume ghiacciato. Ed è proprio poco lontano da qui, che inizia il mio tour delle cose da vedere a Montreal, visitando Pointe a Callière, un interessante museo costruito nel luogo in cui, nel maggio del 1642, un militare francese, sieur de Maisonneuvefondò Montréal.

Nel 1688, il governatore Callière, acquistò una parte dell’area e fece costruire la sua residenza. Da qui, il nome Pointe a Callière.

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All’interno di questo museo, che potrebbe essere definito il museo archeologico di Montreal, è possibile compiere un viaggio nella storia della città dal 14° secolo ai giorni nostri, ammirando anche i resti del primo insediamento cittadino.

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Da Pointe a Callière mi sposto verso la Cattedrale di Notre Dame, attraversando i vicoli del centro storico di Montreal, fatti di ripide salite ed altrettante discese. Non propriamente le strade più comode da percorrere tra ghiaccio, neve e fango.

La costruzione della Cattedrale di Notre Dame, realizzata in stile neogotico, iniziò nel 1824, nel luogo in cui un tempo sorgeva una piccola cappella in legno. L’architetto della Basilica fu l’irlandese O’Donnell che morì nel 1830, pochi mesi dopo la sua inaugurazione.

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Le due alte torri vennero aggiunte successivamente. La torre ovest, chiamata Perseveranza, ospita la grande campana dal peso di ben 10 tonnellate, mentre la torre est, chiamata Temperanza, ospita un carillon con 10 piccole campane.

Lasciata la Basilica di Notre Dame, approfitto della gelida ma soleggiata giornata per fare una tappa al Municipio di Montreal e allo Château Ramezay.

Costruito nel 18° secolo come prestigiosa residenza, lo Château Ramezay è stato il primo edificio in Québec ad essere classificato come monumento storico. Oggi è stato trasformato in un museo in cui è possibile scoprire come vivevano gli abitanti di Montreal in quegli anni. Curato nei minimi particolari, i tour sono gestiti da guide in costume d’epoca.

Camminando lungo rue Saint Paul, una delle strade più belle di Montreal, cerco riparo dal freddo polare nel Marché Bonsecours, considerato uno dei 10 edifici patrimonio del Canada, che ospita cafè, ristoranti e numerosi negozi che vendono artigianato locale.

Dopo essermi rifocillato, mi dirigo alla fermata della metropolitana di Champ De Mars. Prendo la linea arancione, in direzione Montmorency, cambio a Berri Uqam, dove salgo sulla verde in direzione Honorè Beaugrand, e scendo alla fermata Pie IX.

Questa è la fermata perfetta se volete visitare il Parco Olimpico di Montreal, enorme complesso sportivo costruito in occasione delle Olimpiadi del 1976. Diverse le strutture presenti, come il Biodome, un tempo usato come velodromo ed oggi trasformato in una vera e propria oasi naturale, all’interno della quale è possibile ammirare flora e fauna dei vari ecosistemi presenti in America.

Molto interessante anche il Rio Tinto Alcan Planetarium, un grande osservatorio astronomico adatto a grandi e piccini. Non sono riuscito a visitare i Giardini Botanici, l’Insettario e il grande Stadio Olimpico per dare la precedenza alla salita sulla Torre di Montreal.

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Parte integrante dello Stadio Olimpico, anche se completata soltanto nel 1987, la Torre di Montreal è alta 165 metri e la sua inclinazione di 45° ne fa la torre inclinata più alta del mondo, record certificato dal Guinness World Records. La cima si raggiunge in circa due minuti grazie ad una funicolare in vetro in grado di trasportare 50 passeggeri a volta. Si tratta dell’unica funicolare al mondo in grado di operare su una struttura curva e inclinata, grazie ad un sistema idraulico che la mantiene sempre in posizione orizzontale.

Dall’osservatorio in cima alla torre si può ammirare un panorama che, nelle giornate di bel tempo, si estende fino ad 80 km di lontananza. Ovviamente non è stato il mio caso…

C’è una cosa molto curiosa da vedere a Montreal ed è la sua città sotterranea. Non sto parlando di resti archeologici da visitare ma di una vera e propria città parallela con negozi, ristoranti, trasporti e alberghi, nata per la necessità di proteggersi dalle rigide temperature invernali che, come ho sperimentato personalmente, possono raggiungere anche i -25/-30°. Si calcola che siano più di 33 i chilometri di gallerie sotterranee scavate e costruite nel corso degli anni.

La vista dal belvedere del Mont Royal

Non potevo lasciare la città, però, senza aver visitato il Mont Royal da cui prende il nome. Purtroppo, a causa del meteo davvero avverso, non si è rivelata una decisione felice. Raggiungo il belvedere in autobus ma la vista è totalmente oscurata da un’intensa nevicata e, aimè, mi ritrovo a dover aspettare ben 35 minuti, al freddo e al gelo, un mezzo di trasporto per tornare in centro.

Nonostante il clima polare, sono tante le cose da vedere a Montreal, una città che mi ha affascinato non poco ma il consiglio è di visitarla in primavera o, ancora meglio, in estate, quando potrete goderne a pieno, senza rischiare di finire ibernati.



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