Palermo è stata l’ultima tappa del mio viaggio on the road sulle coste della Sicilia ma a seconda delle vostre preferenze può essere anche il vostro punto di partenza o base fissa. In questo articolo su cosa vedere a Palermo in 2 giorni vi porterò a scoprire i luoghi più celebri del capoluogo siciliano, consapevole che non bastano 2 giorni per scoprirla tutta.

Grazie al supporto di Carolina e Costanza, due splendide amiche palermitane, scoprire cosa vedere a Palermo in 2 giorni è stato davvero facile. Visitare le nostre città con un local è sempre un’altra storia!

Cosa vedere a Palermo in 2 giorni

cosa vedere a Palermo

La prima sosta è carica di simbolismo. Decidiamo, infatti, di visitare la Chiesa di San Domenico, edificata a partire dal 1640, sui resti di una precedente costruzione risalente al 1458. Verso la fine dell’800, è stata eletta a Pantheon degli uomini illustri di Sicilia. Proprio qui, nel giugno 2015, venne traslata la tomba di Giovanni Falcone, magistrato eroe, morto nella strage di Capaci del 1992. Non si può visitare Palermo senza rendere omaggio ad uno degli eroi della lotta contro la mafia.

La Chiesa si affaccia sull’omonima piazza in cui svetta la Colonna dell’Immacolata. Poco lontano, ecco l’ingresso del celebre mercato della Vucciria, dove vi consiglio di tornare al tramonto per vivere un’esperienza culinaria davvero gustosa e caratteristica. Proseguendo lungo via Roma ed entrando nei vicoli del centro di Palermo, vi ritroverete in Piazza Pretoria, dove si trova la fontana omonima.

Fontana Pretoria e Monastero di Santa Caterina

La Fontana Pretoria è considerata uno dei simboli più rappresentativi della città ed una delle fontane più belle d’Italia. I palermitani la chiamano anche fontana della vergogna per la presenza delle numerose statue nude che la compongono. Venne realizzata nel 1554 a Firenze e poi trasferita in piazza Pretoria a Palermo nel 1581. Affascina per la sua struttura complessa con giochi d’acqua ed effetti molto scenografici. Per ammirarla in tutto il suo splendore, vi consiglio di salire in cima al vicino Monastero di Santa Caterina.

Proprio alle spalle della fontana, infatti, si trova il complesso di Santa Caterina che include la Chiesa, il chiostro e il monastero. È una di quelle chicche che vi consiglio davvero di non perdere. Il monastero è un luogo di incredibile fascino. Abitato dal 1311 al 2014 dalle suore di clausura appartenenti all’ordine domenicano, è stato aperto al pubblico soltanto nel 2017. Salite fin sulle terrazze per ammirare la Fontana Pretoria dall’alto e godere di una vista a 360° sulla città di Palermo.

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Per raggiungere le terrazze, attraverserete il bellissimo chiostro immerso nel verde e, tra una grata e l’altra del monastero, riuscirete anche ad ammirare gli interni della chiesa, risalente al 1566.

La Cattedrale di Palermo

Il mio itinerario alla scoperta di cosa vedere a Palermo prosegue su via Vittorio Emanuele. Attraversata l’intrigante Piazza Quattro Canti, antica piazza barocca con quattro fontane a nicchia, in dieci minuti raggiungo la Cattedrale di Palermo, simbolo della città. Aperta al culto nel 1185, l’esterno mostra ancora parzialmente l’impronta gotico normanna con cui fu costruita. L’interno, invece, mostra i segni della trasformazione avvenuta tra il 1781 e il 1801 quando si preferì adattarla ad un gusto architettonico neoclassico.

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Proprio per tutte queste trasformazioni, devo ammettere di aver apprezzato maggiormente gli esterni, che custodiscono ancora oggi un fascino incredibile. Se avete tempo, salite sulle terrazze della Cattedrale per ammirare più da vicino la sua storia architettonica.

Palazzo dei Normanni

Poco lontano dalla Cattedrale, dopo aver attraversato Villa Bonanno, vi troverete dinanzi all’imponente facciata del Palazzo dei Normanni, l’antico Palazzo Reale. Quella che oggi è la sede dell’Assemblea regionale siciliana, in realtà, è stata la più antica residenza reale d’Europa. Le sue origini risalgono addirittura al X secolo quando gli emiri arabi costruirono una prima versione di quello che i Normanni, successivamente, trasformarono in castello fortezza, centro nevralgico del loro potere. Tra i regnanti che qui ebbero la loro sede, ci fu anche Federico II. Al suo interno, non potete assolutamente perdere la Cappella Palatina. Sfarzosa, maestosa, di una tale bellezza da lasciare senza parole. Venne consacrata nel 1140 e dedicata ai Santi Pietro e Paolo. Di particolare interesse anche le numerose sale presenti ed in particolare vi segnalo la Sala d’Ercole, costruita nel 1560 e chiamata così per la presenza di dipinti che rappresentano scene del mitico eroe; la Sala della Regina, in stile pompeiano; la Sala dei Viceré.

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Mondello

Quando si parla di cosa vedere a Palermo, non si può dimenticare la celebre spiaggia di Mondello, dove trascorrere ore di relax in uno splendido mare. La spiaggia di Mondello è a tutti gli effetti la spiaggia dei palermitani anche se si trova a circa 20 minuti di auto dal centro. Incastonata tra il Monte Pellegrino e il Monte Gallo, è celebre per la sua fine sabbia dorata e l’atmosfera vacanziera che si respira. In effetti, Mondello è una vera e propria località balneare, ricercata dai turisti di tutto il mondo, con le sue ville in stile liberty e i tanti club nautici esclusivi.

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Mercato Vucciria

Non si può andare via da Palermo senza aver trascorso almeno una serata all’interno del mercato Vucciria, il cuore pulsante della città. Oltre a vivere un’esperienza autentica e coinvolgente, avrete modo di assaggiare alcuni dei più prelibati cibi locali. Dalle arancine, sì qui si chiamano al femminile, alle panelle, gustose frittelle di farina di ceci, dai crocchè al tipico pane ca meusa, pane con la milza di vitello. Un mix di specialità culinarie a prezzi davvero convenienti che vi permetteranno di trascorrere una piacevole e gustosa serata in una incredibile atmosfera.

Infine, è impossibile dimenticare il legame che unisce Palermo e i giudici Falcone e Borsellino, eroi della lotta contro la mafia. Se la tomba del primo può essere visitata nella chiesa di San Domenico, quella di Borsellino si trova nel cimitero di Palermo. Ci sono due luoghi, però, che si possono visitare se volete rendere omaggio a queste due figure: l’albero intitolato a Falcone situato all’uscita del palazzo in cui viveva il magistrato in via Emanuele Notarbartolo 17, e l’ulivo proveniente da Betlemme, piantato per volere della mamma di Borsellino, nella buca lasciata dall’esplosione in via D’Amelio.

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