L’Area Sacra di Largo Argentina è tra i più importanti complessi archeologici di Roma, troppo spesso sottovalutato. Situato in pieno centro, in quello che un tempo era conosciuto come Campo Marzio, Largo Argentina è un’area che ancora non ha raggiunto la fama che merita. Si presenta come una grande piazza occupata dagli imponenti resti di quattro templi sorti in età repubblicana e più volte restaurati in epoca imperiale. La sua posizione al centro della piazza, che permette a tutti di poter osservare dall’alto gli scavi archeologici, fa sì che in pochi scelgano di acquistare un biglietto per conoscere più da vicino la sua storia. E che storia, mi verrebbe da dire!
Tra i resti che si possono visitare, ci sono anche quelli della Curia di Pompeo, una grande aula rettangolare dove spesso si riuniva il Senato. Non tutti sanno, però, che proprio in questo luogo, si svolse la celebre seduta delle Idi di Marzo del 44 a.C., nel corso della quale venne assassinato Giulio Cesare. Scoprirlo mi ha riempito di stupore. Non credevo che il luogo di questo evento che ha contribuito a cambiare la storia di Roma fosse noto e così facilmente alla portata di tutti.
Il complesso di templi di Largo Argentina
L’intero complesso archeologico di Largo Argentina conta quattro templi. In parte giacciono sotto il manto stradale altri, invece, sono stati riportati alla luce e restituiscono uno scorcio storico davvero interessante ed entusiasmante. I resti dei templi presenti nell’area, denominati con le lettere da A a D, sono attribuibili al periodo tra il IV e il III secolo A.C.. Un periodo caratterizzato da intense attività di costruzione.
Il Tempio A è il più antico, risalente al III secolo a.C., ed è ricordato per i suoi complessi capitelli corinzi. Il Tempio B, invece, si caratterizza per una forma circolare che spezza un pó la monotonia delle classiche forme dei templi romani ed è dedicata alla dea Fortuna. Proprio alle sue spalle si intravede il basamento di tufo della Curia di Pompeo, luogo dell’assassinio di Giulio Cesare.
Il Tempio C era dedicato alla dea Feronia, divinità della fertilità, ed infine, il Tempio D, il più grande dei quattro, era dedicato al protettore dei marinai. Nel corso del V secolo ha inizio la fase di abbandono dell’area con la sua trasformazione, poi, in luogo di case per l’aristocrazia romana. Intorno all’anno mille risalgono le prime testimonianze della costruzione di una chiesa all’interno del Tempio A, dedicata a San Nicola nel 1132. In età Barocca venne aggiunto un nuovo edificio sacro con un abside risalente al XII secolo.
Ai margini dell’Area Sacra di Largo Argentina si trova la torre medievale del Papito, il cui portico ospita una interessante area espositiva (oltre che la biglietteria).
Informazioni utili
Ingresso: via di San Nicola De’ Cesarini
Biglietteria e libreria presso la Torre del Papito in piazza dei Calcarari
Apertura dal martedì alla domenica con il seguente orario:
dall’ultima domenica di ottobre all’ultimo sabato di marzo
dalle ore 9.30 alle ore 16.00 (ultimo ingresso ore 15.00 per i singoli e ore 14.00 per i gruppi)
dall’ultima domenica marzo all’ultimo sabato di ottobre
dalle ore 9.30 alle ore 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00)
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
24 e 31 dicembre 9.30-14.00
Chiuso il lunedì, 25 dicembre, 1° gennaio e 1° maggio
Tariffe
Intero non residente € 5,00
Ridotto non residente € 4,00
Intero residente € 4,00
Ridotto residente € 3,00