È iniziata da poche settimane e sta già riscuotendo un successo enorme la mostra “Senza Confini” del grande fotografo americano Steve McCurry, aperta al Pan – Palazzo delle Arti di Napoli – e visitabile fino al prossimo 12 febbraio 2017.
Un occasione per rivivere alcuni momenti fondamentali della sua carriera e della storia del mondo, immortalati dall’obiettivo di McCurry.
“Perché già il solo viaggiare e approfondire la conoscenza di culture diverse, mi procura gioia e mi dà una carica inesauribile” – questa sua dichiarazione è quella che forse ci permette di capire meglio chi è Steve McCurry, uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea, autore di alcuni tra gli scatti più celebri dal mondo dei viaggi e non solo, punto di riferimento per tantissimi giovani che, in un certo senso, si riconoscono nelle sue opere.
Questa nuova rassegna allestita al Pan di Napoli, curata da Biba Giacchetti, oltre a presentare alcune delle sue fotografie più famose insieme ad alcuni scatti non ancora pubblicati nei suoi libri, mette in evidenza l’attività di fotoreporter di McCurry, impegnato “senza confini” (da qui il titolo della mostra) nei luoghi del mondo dove si accendono i conflitti e si concentra la sofferenza di popolazioni costrette a fuggire dalla propria terra.
Il percorso di visita si apre con una sezione di foto in bianco e nero scattate da Steve McCurry tra il 1979 e il 1980, nella sua prima missione in Afghanistan, dove era entrato insieme ai mujaheddin che combattevano contro l’invasione sovietica.
Proveniva proprio da quel paese la ragazza che ha fotografato nel campo profughi pakistano di Peshawar, divenuta un’icona assoluta della fotografia mondiale, ma anche un simbolo della speranza di pace che sembra impossibile in un mondo agitato da guerre ed esodi di massa. Il suo ritratto più famoso è esposto insieme ad altri due scatti, uno dei quali realizzato da McCurry a distanza di 17 anni, dopo averla finalmente ritrovata, al termine di una lunga ricerca.
La mostra prosegue, poi, con scatti da vari angoli del mondo. Si va dall’Afghanistan all’India, dal Medio Oriente al Sudest asiatico, dall’Africa a Cuba, dall’Italia agli Stati Uniti d’America. Alla sua città di provenienza, New York, sono dedicati alcuni scatti esclusivi dei momenti immediatamente successivi al crollo delle Torri Gemelle.
Ad accompagnare i visitatori nel corso della mostra, troverete un’audioguida inclusa nel prezzo del biglietto, in cui McCurry racconta i suoi scatti in prima persona, con appassionanti testimonianze ed alcuni filmati dedicati ai suoi viaggi, all’avventura della sua vita e della sua professione.
