Oggi sono davvero orgoglioso e contento di ospitare qui su World Trips, un nuovo racconto di viaggio che è però diverso rispetto ai soliti, quasi poetico. Appena ricevuto, l’ho letto tutto d’un fiato e voglio condividerlo con voi lettori! Dina Ramicone Angelone, che mi piace definire una viaggiatrice curiosa, ci porta alla scoperta del magico ed affascinante Kenya… A Dina la parola!
Nel ricordo del mio viaggio in Kenya, s’accendono più vivi che mai i colori dell’Africa: il turchese della laguna che scolora contro l’azzurro lontano dell’oceano indiano, il bianco abbagliante della spiaggia farinosa quasi di borotalco, il verde delle palme da cocco, del chinino, dei baobab, dei sicomori, il fucsia ed il giallo delle bouganvilles selvatiche, il rosso possente della terra lussuriosa, il grigio delle scimmiette che ti si avvicinano curiose, il nero ebano degli occhi, dei volti, dei capelli dei tanti bambini, il tecnicolor degli abiti delle donne in strada o fuori dalle tante capanne di paglia e di fango………
Il soggiorno nell’albergo di Watamu- Mombasa, pur con le coccole del perfetto villaggio fatto di letti a baldacchino, di gustosissimi pasti, di wellness, di comodi lettini a bordo piscina o a mare, non poteva bastare!
Nemmeno la suggestiva visita alle rovine dell’antica città araba di Gede, costruita in pietra e corallo nero, fascinosa e vastissima in un parco d’alberi che svettano portando in alto le teste dei turisti verso il cielo, nemmeno questa particolarissima escursione dice tutto dell’emozione che questo lembo d’Africa ha suscitato in me.
Le allegre escursioni marine alla barriera corallina, i bagni scanditi dall’alternanza delle maree, lo spettacolo dei delfini o dei tanti pesci attraverso il fondo trasparente delle imbarcazioni ancora non bastano a testimoniare la grandezza, la bellezza, la perfezione del creato.
E’ il safari fotografico che dona le maggiori emozioni!
Del mio gruppo di amici, parto da sola e mi unisco ad una piccola compagnia di sconosciuti, che s’avventurano curiosi come me nel parco nazionale TZAVO EST.
E’ l’alba: un’alba tiepida, anch’essa vestita di mille colori che col passar delle ore si accenderanno di luce e di calore. A portarci per ore ed ore lungo sentieri polverosi ed impervi, un furgoncino dal tettuccio aperto: aperto ai suoni, agli odori, al vento, al sole torrido della savana. Dire bello è dire poco! Adrenalina pura!
” Silenzio!” bisbiglia l’autista. Rallenta velocemente.
“Silenzio!” ripete …… Una stupenda leonessa a bordo strada si leva dalla steppa, di cui condivide colore e rudezza, ci passa davanti incurante e si ferma; si lascia pure fotografare con fare da gran diva e si allontana superba.
Un elefante solitario, abbandonato il branco, pare sia in cerca dell’angolo dove morire in santa pace; un suo simile, invece, più giovane e ribelle, disturbato forse dal rombo del nostro motore, s’inviperisce e con un barrito terrificante si lancia contro di noi…
Vero! L’autista espertissimo ingrana la retromarcia ed inizia la corsa a ritroso. Pochi minuti, ma la paura si fa sentire….Grazie a Dio il pachiderma cambia idea e percorso e s’allontana da noi deviando sulla destra ed abbandonando il sentiero. Ah! respiriamo felici…….
E poi e poi……..
Coccodrilli, ippopotami lenti e sornioni nelle acque molli del fiume, babbuini austeri, signori del loro branco, assisi in posizione di comando, snelle antilopi d’acqua, giraffe gigantesche che brucano serafiche alla sommità degli alberi, eleganti gazzelle che volano nelle verdi radure, tranquille zebre in lontananza, velocissimi leopardi, buffi bufali e gufi mimetizzati nel fogliame .
” O Natura, o Natura, perchè di tanto inganni i figli tuoi?”
Non c’è inganno in Africa. La Natura si mostra senza maschere. Nel bene, nel male e nell’eterna lotta tra l’uno e l’altro senza infingimenti: vera, cruda, sincera, solenne, perfetta!
Tornata in Europa ed a Napoli, capisco adesso il mal d’Africa!!!!
[banner network=”adsense” size=”336X280″ type=”default”]