In un viaggio ci sono tappe interessanti, altre affascinanti, altre divertenti. Huè, l’antica capitale del Vietnam con la sua Città Proibita, è stata una tappa decisamente interessante per conoscere qualcosa in più della complicata e lunga storia del Vietnam.
Situata nella parte centrale del paese tra Hoi An e Danang, per quasi 150 anni Huè fu la capitale dell’Impero Vietnamita sotto la dinastia Nguyen che ha lasciato molti tesori artistici e culturali come, ad esempio, l’antica Cittadella.
All’interno della Cittadella, che sorge sulle rive del fiume dei Profumi, si trova la Città Imperiale, il cui ingresso ricorda, in piccolo, quello della Città Imperiale di Pechino. È possibile, poi, camminare tra i resti di quella che un tempo fu la Città Proibita, nota come la Città Purpurea Proibita, ovvero la parte della città riservata esclusivamente all’imperatore e alle sue concubine.
Purtroppo, a seguito dei bombardamenti dell’aviazione americana avvenuti durante la nota e triste guerra, la città fu quasi completamente distrutta. Oggi, infatti, della Città Proibita di Huè resta ben poco ed è possibile solo immaginare lo sfarzo e la meraviglia degli edifici che la componevano.
Superato il 1975, con il Vietnam finalmente unito e pacificato, il sito della città imperiale finì nell’oblio, fino al 1993, quando l’Unesco inserì il complesso dei monumenti di Huè tra i beni Patrimonio dell’Umanità.
Come ottenere il visto per il Vietnam
Non lontano dalla Cittadella di Huè, con 10 minuti di navigazione in battello sul fiume Huong, si raggiunge la Pagoda di Thien Mu. A bordo dell’imbarcazione proveranno a vendervi l’impossibile e alla fine a qualcosa dovrete sicuramente cedere!
La Pagoda di Thien Mu che tradotto significa “Pagoda della Signora Celeste” è una costruzione ottagonale a 7 piani, risalente al 1601, che arriva a sfiorare i 21 metri d’altezza. Ciascun piano della torre è dedicato a Buddha apparso in sembianze umane. All’interno del complesso vivono una dozzina fra monaci e novizi e il silenzio è rotto solo dal gong che a momenti alterni risuona nella struttura.
Infine, non si possono dimenticare le tombe imperiali, ce ne sono ben 7 nei dintorni di Huè. Io ho visitato quella forse più famosa: la tomba imperiale di Khai Dinh, ultimata nel 1931 dopo 11 anni di lavori. Non si tratta della tomba più grande ma di quella con le decorazioni e i dettagli più elaborati. Si divide in due zone che si raggiungono dopo numerosi scalini: una zona esterna, caratterizzata dalla presenza di alcune statue nel cortile delle cerimonie e dalla casa dei mandarini, ed una interna, dove si trova il sarcofago finemente decorato dell’imperatore Khai Dinh.
Insomma da nord a sud, passando per il centro, il Vietnam continua a stupire ed è impossibile non fare tappa ad Huè, l’antica capitale!