Ospito oggi su World Trips, il racconto di Lorenzo che ci porterà in un lungo viaggio partendo da San Francisco, passando per Las Vegas e i grandi parchi nazionali, fino ad arrivare nelle due metropoli di San Diego e Los Angeles. Non mi resta che dire…a Lorenzo la parola!

Appena laureato, io ed un amico, decidiamo di partire alla scoperta degli Stati Uniti e scegliamo come meta principale la California.

Siamo partiti il 16 agosto da Roma Fiumicino. Partenza ore 09.30, con scalo rapido a Charlotte Douglas (North Carolina), giusto il tempo della dogana, di una coca-cola e via verso San Francisco.

Arriviamo a San Francisco alle 21.00 circa, prendiamo la BART dall’aeroporto (costo variabile a seconda della fermata, per arrivare a Union Square: 8 dollari circa) e raggiungiamo il nostro albergo situato a Stockton street, incrocio con Union Square, ubicazione molto centrale e ben collegata con tutta la città. Appena arrivati, un pò affamati e stanchini per il viaggio, decidiamo di fare un giro per il quartiere, dove notiamo subito la presenza notevole di “homeless”, ossia i barboni che, vedremo successivamente, riempiono le strade americane delle grandi metropoli. Il tempo di un panino, hamburger e coca-cola in una sorta di tavola calda, tipico americano (10 dollari a testa) e ritorno in albergo.

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Il giorno seguente ci svegliamo presto, facciamo colazione e decidiamo di andare a visitare Chinatown, a 2 passi dall’albergo, vediamo la Dragon Gate (mi aspettavo una porta abnorme e invece è piccolina ma simpatica per scattare qualche foto), giriamo per i vicoli  e poi ci allunghiamo verso la zona dei Pier e dell’Embarcadero. Raggiungiamo il Pier 39, zona turistica per eccellenza, pieno di negozietti di souvenir, ma soprattutto il molo dove è possibile vedere i leoni marini che riposano e giocano tra di loro. Ci allunghiamo poi verso Pier 45 e Fisherman’s Crab, dove decidiamo di mangiare il tipico granchio a vapore e varie fritture di pesce (15-20 dollari a testa). Attenti ai gabbiani, che cercano di mangiare le vostre cose, e non dategli da mangiare, altrimenti non se ne vanno più.

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Finito di mangiare, raggiungiamo Pier 33, da dove si parte per Alcatraz, la famosa prigione. Purtroppo i biglietti erano finiti da un pezzo quindi se decidete di andarci, dovrete prenotarli via internet almeno un 3 settimane prima. Facciamo qualche foto da lontano, giriamo un po per i vari Pier, ambiente molto carino, artisti di strada, molti turisti e belle viste accompagnano una piacevole passeggiata fino a Pier 1. Camminando arriviamo a Levi’s Plaza, dove sono nati i celebri Jeans. Una piazzetta chiusa con una fontana carina, alle cui spalle ci sono le scalette che portano alla Coit Tower. La salita è molto bella, sia per la vista, sia per il profumo dei fiori e la presenza dei pappagallini selvatici. Arriviamo alla Coit tower, torre da cui si vede un bel panorama (7 dollari per salire). Facciamo delle foto e poi ci dirigiamo, sempre a piedi, verso Lombard street, la camminata è lunghetta, alcuni tratti sono in salita, ma comunque fattibile e ti fa apprezzare la città, in alternativa prendete uno dei tanti tram che collegano perfettamente tutta SF (costo 2 dollari, io personalmente non ho fatto nessun abbonamento, che mi pare costasse circa 15 al giorno).

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Arrivati a Lombard street, fighissima, la percorriamo, scattiamo due foto e poi prendiamo il mitico Cable-car, i tram storici di SF (costo 5 dollari, anche se io stavo praticamente attaccato alla ringhiera di fuori e il controllore non mi ha nemmeno visto, coperto dalla miriade di persone che affollava il tram). Bel tour fino a Union Square e ritorno in albergo. Crolliamo e ci risvegliamo a mezzanotte, senza nemmeno mangiare, decidiamo di andare al Ruby Skye, localino davvero carino, pieno di ragazzi, ubicato sulla Mason, a 5 minuti a piedi da Union Square. La serata si conclude non troppo tardi, circa le 2.30, orario in cui la quasi totalità dei locali americani chiude.

Il giorno dopo decidiamo di andare al Golden Gate Park. Prima però prendiamo il tram a Market Plaza e facciamo un giro nel quartiere di Heights-Ashbury, quartiere Hippie di SF, molto carino, zeppo di negozietti vintage. Arrivati al Golden Gate ci imbattiamo in una festa indiana, dove offrono cibo e bevande, continuiamo la camminata per i vari punti chiave del parco fino ad arrivare al museo di scienze naturali, dove però decidiamo di non entrare, dopo aver sentito una serie di commenti negativi, su tutti quello di una signora che con un bell’accentino romano si rivolge alla figlia con testuali parole: “Non spendo 34 dollari per vedere lo scheletro di un pinguino”.

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Passiamo per il giardino giapponese (costo 5 dollari), carino ma nulla di eccezionale. Decidiamo quindi di dirigerci verso Ocean’s beach a piedi. Passiamo per il mulino, incontriamo numerose persone che corrono e ci iniziamo a imbattere in una nebbia che si fa sempre più fitta. Arrivati sulla spiaggia, conosciamo 2 ragazzi americani che si offrono di accompagnarci con l’auto in un tour della città. Passiamo per il Golden Gate Bridge, il più celebre ponte del mondo, e andiamo ad apprezzarlo da un posto mozzafiato dove il ponte misto alla nebbia crea degli emozionanti scorci. A questo punto, sempre in macchina con i ragazzi, ci dirigiamo verso Twin Peaks, una collina molto bella da cui apprezzare l’intera città, vista molto più bella e a 360 gradi rispetto alla Coit tower. Ci godiamo il tramonto e un olezzo di Marijuana (qui in CA è legale) e ci dirigiamo verso Treasure Island, da cui è possibile vedere, di notte, i grattacieli e l’intera città.

Il giorno seguente facciamo un giro per il quartiere Soma, passiamo per il MOMA di San Francisco, anche se era chiuso momentaneamente, passiamo per Yerba buena, facciamo un giro per negozietti molti carini e mangiamo a un ristorante messicano (tacos, burritos ecc.). Fattesi le 4 circa ci avviamo verso l’aereoporto, sempre con la Bart da Market Street…Las Vegas ci aspetta!!!

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