La Giordania è un paese che già di per sé sconvolge per la sua bellezza poi, come se non bastasse, ti ritrovi in un luogo che ti lascia letteralmente senza parole, sto parlando della località di Ma’in e delle sue Hot Springs, due cascate termali che sgorgano dalla terra ad una temperatura intorno ai 60 gradi.

Lo spettacolo offerto dalle cascate termali di Ma’in è di quelli da mozzare il fiato, di quelli che resteresti a guardare per ore senza mai annoiarti. Il nome ufficiale di questa località giordana è Hammamat Ma’in e vi consiglio di cominciare a segnarvela per non perdervela in un vostro prossimo viaggio!

Dopo aver percorso una strada panoramica mozzafiato che da sola varrebbe il viaggio, arrivo nel mio albergo a tarda sera, il Ma’in Hot Springs Hotel situato in una gola della montagna, a circa 200 metri sotto il livello del mare, e subito resto affascinato dallo spettacolo delle cascate termali che si infrangono fragorose sulle rocce, sollevando vapore illuminato dalle luci dell’albergo.

Le sorgenti termali di Ma’in sorgono nella spaccatura della gola di un vulcano, in una splendida oasi al confine tra il Mar Morto e la riserva naturale di Mujib, a circa un’ora di macchina da Amman, non lontano dal Mar Morto, nelle cui acque confluiscono, poi, le cascate.

Le cascate, che traggono origine dalle piogge invernali sugli altipiani della Giordania, alimentano le 109 sorgenti calde e fredde della valle: l’acqua viene riscaldata fino a temperature di 63 gradi Celsius da una serie di fenditure laviche mentre scorre per la valle, prima di gettarsi nel fiume Zarqa. Ed infatti, le acque delle cascate che cadono giù nella vallata, hanno una temperatura che va dai 45 ai 60 gradi.
La località di Ma’in è apprezzata non solo dai turisti ma anche dalla gente del luogo che vi si reca per godere di questo centro benessere a cielo aperto. L’ingresso alle cascate termali è gratuito per gli ospiti del bellissimo Evason Ma’In Hot Springs & Six Senses Spa, una struttura da 97 stanze in grado di offrire un’ampia gamma di servizi professionali, fra cui applicazioni di fanghi, bagni e docce con idromassaggio, mentre per tutti gli altri basterà pagare un biglietto.

Si racconta che anche Erode il Grande facesse il bagno nelle piscine naturali delle acque termali di Ma’in per rilassarsi dalle fatiche quotidiane.

Il periodo migliore per andarci è l’inverno o comunque fino a maggio/giugno quando le temperature non sono ancora troppo alte e, fare il bagno in acque così calde, può rappresentare ancora un beneficio.