Il 7 dicembre 1941, alle 7:55 del mattino, oltre 300 aerei giapponesi attaccarono la base della marina militare statunitense di Pearl Harbor, a largo delle coste hawaiane, causando oltre 2400 morti e spingendo gli Stati Uniti d’America a prendere parte alla Seconda Guerra Mondiale.

Oggi, 71 anni dopo quel terribile avvenimento, in America si celebra l’anniversario di quel giorno che sarebbe stato ricordato per sempre come “giorno che vivrà nell’infamia” secondo il Presidente Roosevelt.

Alla cerimonia hanno preso parte anche alcuni sopravvissuti, tra questi, riporto la testimonianza di uno di  loro.

“Ogni tanto penso a tutti loro. Ma è come avvolto dalla nebbia. Avvenne così in fretta… In due ore era tutto finito. E io sono uno dei pochi fortunati” dice Arron Chabin, 89 anni.

Sull’isola è presente un memoriale per ricordare quei tragici eventi ed, esattamente sopra la sagoma della corazzata americana USS Arizona affondata, è stato costruito un piccolo museo.

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