Oggi voglio raccontarvi qualche cenno dell’affascinante storia del Campidoglio americano, sede del Congresso degli Stati Uniti d’America. Tra le altre cose, questo è il luogo in cui si svolgono le cerimonie di insediamento dei presidenti americani, durante i quali giurano sulla Costituzione.
Il Campidoglio di Washington, situato sulla collina di Capitol Hill, è la sede ufficiale dei due rami del Congresso degli Stati Uniti, il Parlamento Americano composto dal Senato e dalla Camera dei Rappresentanti. Realizzato in stile neoclassico su iniziativa di George Washington, è il risultato dell’opera di numerosi architetti che si sono succeduti nel tempo. Originariamente progettato da William Thornton (1759 – 1828), l’opera fu poi completata da Benjamin Latrobe. Le ali laterali che attualmente ospitano le due camere, insieme con la grande cupola, furono aggiunte in seguito da Thomas Walter.
La storia del Campidoglio, e in generale di tutta la città di Washington, si intreccia prepotentemente con quella della massoneria. Il 18 settembre 1793, fu proprio durante una complessa cerimonia massonica, che George Washington, massone di 33° grado, posò la prima pietra del grande edificio. Nell’agosto del 1814, però, le truppe inglesi attaccarono la città e diedero alle fiamme il Campidoglio che fu gravemente danneggiato.
La ricostruzione incominciò subito e si concluse nel 1826 con l’aggiunta di una cupola in legno che fungeva da copertura per la rotonda centrale. Alcuni anni dopo si decise di dotare l’edificio di una nuova cupola in ghisa alta tre volte quella originale e con un diametro di 30 metri. Oggi la possiamo osservare sormontata da una enigmatica Statua della Libertà, in piedi su una forma sferica, che probabilmente rappresenta la Terra. Intorno a questo globo è inciso il motto “E pluribus unum”, in inglese Out of many, One – ovvero Tra molti, uno!
L’interno della cupola, anch’esso realizzato in ghisa perchè il marmo sarebbe stato troppo pesante, è di forte impatto e nel suo oculo, il pittore italiano Costantino Brumidi, dipinse l’enorme Apoteosi di George Washington. L’affresco fu terminato in 11 mesi e il Brumidi dipinse mentre si trovava a 55 metri da terra. Può essere considerato il primo tentativo di elevare la figura carismatica di Washington a status di semidio, in perfetta armonia con la filosofia massonica.