Quando si parla di Catacombe di Napoli, ci si riferisce nello specifico alle Catacombe di San Gennaro, situate sulla collina di Capodimonte accanto alla Basilica del Buon Consiglio, e a quelle di San Gaudioso, nel cuore del quartiere Sanità. Le ho visitate entrambe qualche giorno fa, acquistando il biglietto comodamente online tramite la piattaforma Musement.
Gestite dai ragazzi della Cooperativa La Paranza, le Catacombe di Napoli rappresentano un tassello fondamentale nella storia di questa città, permettendo ai visitatori di compiere un viaggio affascinante, vivendo una delle esperienze più belle di Napoli.
Le Catacombe di San Gennaro si estendono per quasi 6000 mq, costituendo una vera e propria città sotterranea, tra cunicoli scavati nella roccia tufacea e tesori di inestimabile valore artistico. Stiamo parlando di un sito archeologico con circa duemila anni di storia alle spalle, considerato come la più grande catacomba nell’Italia meridionale, con oltre tremila sepolture contate fino ad oggi.
In compagnia di Fabrizio, la nostra guida, cominciamo la discesa verso questa enorme cava, un tempo usata come luogo di riposo per i defunti. Proprio qui, tra il 413 e il 431, furono traslate le reliquie di San Gennaro, ad opera di Giovanni I, vescovo di Napoli. Da quel momento, il sito divenne meta di pellegrinaggio per migliaia di fedeli.
La tomba di San Gennaro venne scoperta in una camera, al di sotto della Basilica dei vescovi, da alcuni archeologi nel corso di scavi avvenuti negli anni ’70 del XX secolo. Del corpo, però, non vi era traccia poiché già nell’831, il principe longobardo di Benevento Sicone I, si era impossessato delle reliquie del Santo, spostandole nella sua sede episcopale. Successivamente furono spostate nel santuario di Montevergine, dove restarono quasi dimenticate per oltre due secoli. Dopo molti anni di trattative con i monaci di Montevergine, le ossa furono restituite alla città di Napoli nel 1497. Oggi le spoglie del Santo Patrono riposano nel Duomo di Napoli!
Tra i tesori artistici rinvenuti nelle Catacombe di San Gennaro vi sono antichi mosaici e la più antica immagine di San Gennaro attualmente conosciuta, risalente alla seconda metà del V secolo d.C.. Questi tesori vengono preservati grazie all’impianto di illuminazione a led, realizzato nel 2009 da Officina dei Talenti, altra cooperativa di giovani del Rione Sanità. Durante la visita, infatti, le luci delle Catacombe vengono controllate dalle guide tramite un’apposita app.
♦ Informazioni Utili
L’ingresso alle Catacombe di San Gennaro è adiacente alla Basilica del Buon Consiglio in Via Capodimonte, 13.
Orari di apertura
Dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 17:00 (ultimo ingresso ore 17:00)
domenica dalle 10:00 alle 14:00 (ultimo ingresso ore 14:00)
Le Catacombe di San Gaudioso
Con lo stesso biglietto acquistato per le Catacombe di San Gennaro, avrete 12 mesi di tempo per visitare anche quelle di San Gaudioso. Potete scegliere se visitarle nella stessa giornata oppure, come ho scelto di fare io, in due giorni diversi.
Due luoghi con la stessa finalità ma con storie totalmente diverse. Le Catacombe di San Gaudioso si presentano già dal principio come un luogo più raccolto. La discesa verso i suoi stretti e bassi cunicoli avviene attraverso una ripida scalinata direttamente dall’interno della Basilica di Santa Maria della Sanità. Ciò che salta subito agli occhi è l’abbondante presenza di testimonianze artistiche risalenti sia al V-VI secolo sia al XVII secolo, quando le Catacombe vennero riportate alla luce, a seguito di un’alluvione.
Qui, i corpi dei defunti venivano lasciati ad essiccare prima di essere deposti in un ossario comune o, per i più facoltosi, in tombe private. Secondo un sistema di tipica impronta domenicana, i crani venivano separati dai corpi e posti direttamente nelle pareti dell’ambulacro. La restante parte del corpo veniva dipinta e accompagnata da notizie inerenti il defunto. Gli affreschi e i mosaici presenti nel cubicolo dove si trova la tomba di San Gaudioso, sono databili tra il V e il VI secolo d.C..
Ah, quasi dimenticavo. Prima di andar via, fatevi raccontare dalla vostra guida com’è nato il termine “schiattamuorto”!
♦ Informazioni Utili
L’ingresso alle Catacombe di San Gaudioso è dalla Basilica Santa Maria della Sanità, in Piazza Sanità, 14.
Orari di apertura
Dal lunedì alla domenica dalle 10.00 alle 13.00 (ultimo ingresso ore 13:00)
Come prenotare il biglietto per visitare le Catacombe di Napoli?
Per organizzare al meglio la visita, vi consiglio di prenotare il biglietto d’ingresso direttamente da casa grazie a Musement, che vi permetterà di scaricare un comodo voucher online da mostrare in cassa, saltando anche la fila.
Musement è un’azienda italiana fondata da quattro imprenditori nel 2013 che, in breve tempo, si è espansa in tutto il mondo, con l’obiettivo di aiutare i viaggiatori a rendere indimenticabili i loro viaggi, offrendo un’ampia scelta di esperienze. Attraverso il sito internet di Musement è possibile acquistare ingressi a musei ed attrazioni, eventi temporanei, tour guidati, esperienze esclusive ed altre attività gratuite.
Chi sono i ragazzi della Cooperativa La Paranza?
La Cooperativa La Paranza nasce nel 2006 dall’idea di cinque giovani del rione Sanità di Napoli, uno dei quartieri in cui è più evidente la convivenza tra grandi differenze socio-culturali ed enormi risorse, con l’obiettivo non di cambiare città, ma di cambiare la città. Nel 2008, a seguito della vittoria di un bando, prendono in gestione le Catacombe di Napoli, portando il numero di visitatori dagli scarsi 5.000 di allora agli oltre 130.000 dello scorso anno, puntando a chiudere il 2019 a quota 160.000. Un vero record, frutto del sudore e dell’impegno di tanti ragazzi napoletani che, sotto la guida di padre Antonio Loffredo, parroco di Santa Maria della Sanità, hanno deciso di cogliere ciò che di buono poteva offrire un quartiere così complicato. Oggi la Cooperativa conta 34 dipendenti e rappresenta una realtà solida da sostenere e di cui andar fieri!