
Ci sono luoghi imperdibili da vedere a Gerusalemme e la mia seconda volta nella Città Santa mi ha permesso di scoprirne alcuni che avevo tralasciato nel corso del primo viaggio in Israele.
Gerusalemme è una città dal fascino unico, è impossibile non rimanere colpiti dall’aura di mistero e fede che la avvolge. La capitale delle tre grandi religioni monoteiste è una città complicata eppure non si riesce a starne lontani. Potrei star qui a scrivere fiumi di parole e invece voglio segnalarvi 7 luoghi imperdibili da vedere a Gerusalemme, alcuni più noti, altri invece molto meno.
Il Muro Occidentale e i suoi tunnel
È uno dei luoghi simbolo di Gerusalemme, anche conosciuto come muro del pianto, luogo di preghiera fondamentale per gli ebrei perché si tratta dell’ultima parte di muro originale ancora esistente, dopo la distruzione dell’antico tempio ad opera dei Romani. Un muro che trasuda storia e che regala istantanee uniche con i tanti fedeli ebrei che vi si recano ogni giorno per pregare.
Nel corso di questa seconda visita mi sono spinto a visitare anche i tunnel sotterranei che portano al livello stradale della vecchia Gerusalemme, sotto le case dell’attuale Città Vecchia, che corrono lungo i 485 metri di muro che circondavano l’antico tempio. Un viaggio nella storia che vi darà un’idea dell’enorme sfida architettonica affrontata da Erode il Grande e dai suoi architetti.
Il Museo della Musica Ebraica
Il museo della musica ebraica, situato nel pieno centro di Gerusalemme, è davvero una bella idea per conoscere la tradizione musicale di questo popolo. Poco conosciuto ma ben organizzato, è l’unico museo di questo tipo esistente in Israele e uno dei pochi al mondo. Con l’ausilio di una elevata tecnologia, il visitatore è accompagnato in un tour diviso in sette diversi spazi museali ciascuno caratterizzato da un’impressionante collezione di strumenti musicali e una mostra interattiva, che aiuta i visitatori a scoprire l’enormità della storia della musica e della cultura che ha sempre caratterizzato la musica ebraica durante gli anni.
La visita si conclude indossando degli avanzati occhiali per la visione tridimensionale che vi porteranno a vivere un’esperienza audio-visiva davvero straordinaria.
La Chiesa del Santo Sepolcro
Nel cuore del quartiere cristiano di Gerusalemme si trova la Basilica del Santo Sepolcro, luogo in cui, secondo la tradizione, Gesù morì e risorse. Ci si arriva dopo aver percorso la via Dolorosa, un reticolo di stretti vicoli, affollati di pellegrini e mercanti, con le stazioni della Via Crucis a segnare e ricordare gli eventi citati dai Vangeli. Il punto focale del Santo Sepolcro è l’Edicola sotto la cupola dell’Anastasis.
Una volta all’interno ci si ritrova prima nella Cappella dell’Angelo, dove sopra una piccola colonna è custodito un pezzo originario della pietra rotonda usata per sigillare la tomba di Gesù, e poi si entra nella sala più interna, che è il Santo Sepolcro vero e proprio, dove si può vedere, ricoperto da una lastra di marmo, il banco di roccia su cui giacque Gesù Cristo.
La Torre di David e il suo spettacolo di luci e musiche
La Torre di David è il simbolo di Gerusalemme da generazioni, si trova all’interno dell’antica Cittadella, a pochi passi dalla porta di Jaffa, e racconta la storia della città. Per essere più precisi, il luogo su cui oggi sorge la torre è uno dei più importanti da un punto di vista storico ed archeologico, perché si tratta del luogo in cui sorgeva il sontuoso palazzo costruito da Erode il Grande che molti credono essere il Pretorio. Alcuni si sono spinti ad ipotizzare che proprio questo sia stato il luogo in cui si svolse il processo contro Gesù.
La sera, poi, si trasforma nel set per uno show di luci e musiche che ripercorre la storia di Gerusalemme. Una celebrazione di suoni, musica ed immagini proiettate sulle antiche pareti che conducono gli spettatori a vivere un’esperienza muti sensoriale.
Visitare il Museo “Friends of Zion”
Il museo degli “Amici di Sion” è situato nel cuore di Gerusalemme, a pochi passi dalla Città Vecchia. Aperto nel 2015 con l’aiuto di tanti sostenitori di Israele da ogni parte del mondo, è stato davvero una bella e gradevole sorpresa. Al suo interno viene raccontato il sogno del ritorno degli Ebrei nella loro patria storica e di tutti quei coraggiosi non Ebrei che li aiutarono nella realizzazione di questo sogno. La visita interattiva procede passando da una sala multimediale all’altra, raccontando attraverso filmati e mostre, la bellezza di questa terra con l’ausilio della più moderna tecnologia.
La Spianata delle Moschee e la Cupola della Roccia
La Spianata delle Moschee è dominata dalla Cupola della Roccia, il terzo luogo più importante per i musulmani dopo la Mecca e Medina. Completata nel 691, da alcuni è considerato l’edificio islamico ancora esistente più antico del mondo. La sua cupola d’oro si vede da ogni angolo di Gerusalemme e al suo interno è custodita la roccia dove, secondo la tradizione islamica, Maometto sarebbe asceso al cielo. Secondo la tradizione cristiana, invece, si tratterebbe della roccia su cui Abramo avrebbe dovuto sacrificare suo figlio prima di essere fermato da Dio.
Insomma potete facilmente immaginare perché questa spianata sia tanto contesa, luogo di scontri anche piuttosto cruenti che si ripetono a momenti alterni. Attualmente, a causa degli scontri avvenuti a luglio, l’accesso alla spianata è interdetto ai non musulmani.
Il Memoriale di Yad Vashem
Visitare il memoriale della Shoah di Yad Vashem, situato sulla cima del Monte Herzl e realizzato per ricordare tutte le vittime dell’Olocausto, è fondamentale per non dimenticare l’orrore di ciò che è stato. Nelle nove gallerie interne vengono ripercorsi con l’ausilio di video, fotografie e documenti originali come ad esempio la lista di Schindler, gli eventi storici che ebbero origine dal momento in cui i Nazisti presero il potere.
Fuori dall’esposizione museale, si trova, poi, la Sala della Memoria dove brucia la Fiamma Eterna, simbolo del ricordo costante, mentre sul pavimento nero sono incisi i nomi di alcuni tra i principali campi di sterminio come Dachau, Auschwitz, Birkenau e Bergen Belsen. Sicuramente il luogo più straziante, in cui molti visitatori scelgono di non entrare, è il Memoriale che ricorda il milione e mezzo di bambini Ebrei morti durante l’olocausto. Un piccolo sentiero realizzato con pietre dal colore chiaro conduce all’interno di una grande sala buia illuminata solo dalla luce delle candele che grazie ad un gioco di specchi si riflettono all’infinito dando la sensazione di guardare un cielo stellato.
Infine, una menzione speciale è riservata al Giardino dei Giusti tra le Nazioni, un lungo viale alberato con più di 2mila alberi, dedicato a tutte quelle persone non ebree, che in 44 paesi salvarono le vite di tanti ebrei, rischiando o perdendo la propria. Fino alla fine del 2007 erano stati riconosciuti più di 22.000 Giusti, di questi più di 200 sono italiani.