Seconda parte del documentario dedicato al mio viaggio in Israele, realizzato grazie al supporto della compagnia aerea El Al e dell’Ufficio Nazionale del Turismo Israeliano.
Questa seconda puntata è dedicata interamente a Gerusalemme, la città Santa. La città nella quale convivono, tra alti e bassi, le tre grandi religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo ed Islam. La mia visita inizia dal Monte degli Ulivi, dalla cui cima è possibile godere di una vista davvero iconica sulla città vecchia di Gerusalemme ed in particolare sulla Spianata delle Moschee. Scendendo la collina, la visita continua nell’Orto del Getsemani, per, poi, spostarci al Davidson Center, il parco archeologico di Gerusalemme, da cui si può vedere dal basso la celebre Moschea al Aqsa.
Entrando nella città vecchia, raggiungiamo i luoghi simbolo delle varie religioni come il Muro Occidentale, anche conosciuto come muro del pianto, luogo di preghiera fondamentale per gli ebrei perché si tratta dell’ultima parte di muro originale ancora esistente, dopo la distruzione dell’antico tempio ad opera dei Romani.
Percorrendo la Via Dolorosa, invece, si raggiunge il Cuore del quartiere cristiano, ovvero la Chiesa del Santo Sepolcro, che secondo la tradizione ospita il sito della crocifissione, sepoltura e resurrezione di Gesù. Per avere una visione della città dall’alto, poi, ci siamo recati sul Monte degli Ulivi. E, ancora, non si può andar via da Gerusalemme senza aver compiuto una visita al memoriale di Yad Vashem, il principale luogo dedicato al ricordo della Shoah.
MEMORIALE DI YAD VASHEM: ancora oggi, generazioni intere di giovani, e non solo, ignorano o conoscono davvero superficialmente l’orrore della Shoah. Parlarne, attraverso testimonianze o visite nei luoghi simbolo, è un dovere di ognuno di noi. Proprio per questo motivo, quando lo scorso mese di agosto sono stato in Israele, nel corso del mio soggiorno a Gerusalemme, ho voluto fortemente visitare il memoriale di Yad Vashem, realizzato per ricordare tutte le vittime dell’Olocausto.