
Credo di non aver mai ricevuto tante richieste di informazioni come nel caso del mio recente viaggio in Giordania, un paese che, come ormai ben sapete, mi ha conquistato senza appello.
Siete stati talmente in tanti a contattarmi che ho deciso di modificare la pianificazione del racconto del viaggio, realizzando in primis un articolo in cui vi spiego l’itinerario che ho toccato. Un itinerario di 8 giorni che mi ha condotto dal Mar Morto fino ad Amman, la grande capitale della Giordania.
Partiamo da un presupposto: in tanti decidono di visitare la Giordania per recarsi a Petra, l’antica città perduta scavata nella roccia. La Giordania, però, è molto ma molto di più. Non è detto che dobbiate visitarla tutta in un solo viaggio, in fondo non è poi così lontana dall’Italia.
Il mio itinerario di 8 giorni e 7 notti ha avuto inizio sul Mar Morto ed è stato così suddiviso: una notte sul Mar Morto,
una notte a Ma’in,
due notti a Petra,
una notte ad Aqaba e
due notti ad Amman.
Sono arrivato ad Amman da Roma con un volo diretto della compagnia di bandiera Royal Jordanian e subito mi sono spostato sul Mar Morto, dove ho soggiornato presso il Crowne Plaza Dead Sea Hotel.
Il secondo giorno in Giordania si apre proprio sul Mar Morto. Giusto il tempo per concedersi un bagno nelle acque salate e poi via verso i luoghi della Cristianità: Betania, oltre il Giordano, al confine con Israele, considerato il luogo del battesimo di Gesù; e il Monte Nebo, dove Mosè concluse l’esodo e dove si trova quella che viene considerata la sua tomba.
Pranzo, poi, a Madaba presso il ristorante Haret Jdoudna. La città di Madaba è conosciuta come la città dei mosaici perché proprio qui sono conservati alcuni dei mosaici più importanti della storia come quello risalente al VI° secolo, composto da più di tre milioni di tessere raffiguranti la mappa della Terra Santa, che è stata rinvenuta nella chiesa greco ortodossa di San Giorgio.
La destinazione finale della giornata è Ma’in, un luogo come pochi al mondo, dove abbiamo soggiornato presso il bellissimo e suggestivo Ma’in Hot Springs Hotel. Prima di concludere la giornata, ci concediamo un bagno rilassante nella piscina termale riscaldata dell’albergo.
La terza giornata in Giordania inizia in questo luogo dal fascino incredibile. L’albergo è nella gola della spaccatura di un antico vulcano, con due cascate che scendono dalle rocce ad una temperatura di oltre 60 gradi. Il tempo è tiranno e quindi, dopo una veloce passeggiata, ci rimettiamo in marcia e visitiamo il sito Unesco di Umm Al-Rasas e poi il castello crociato di Shawbak, anche detto il krak di Montreal.
Giordania: un viaggio di emozioni!
Dopo poco più di un’ora di macchina, arriviamo a Petra dove soggiorniamo presso il Movenpick Hotel. Ammiriamo il tramonto, ceniamo in albergo e poi, una volta calata la sera, visitiamo per la prima volta il sito archeologico di Petra in notturna…emozione come poche.
La quarta giornata in Giordania la dedichiamo interamente alla visita di Petra. In effetti una giornata non è nemmeno sufficiente per visitare tutto ma almeno riusciamo ad avere un’idea di questo celebre sito, il più importante della Giordania, e riusciamo a spingerci fin sulla cima, dove si trova il monastero. La cena è al bellissimo ristorante Al-Qantarah, dove mangiamo specialità locali.
La quinta giornata si apre con la visita della Piccola Petra, a circa mezz’ora dalla Petra più famosa. Si tratta di un sito archeologico piccolo, antica stazione di riposo dei carovanieri, che può essere visitata in meno di un’ora.
Dopo Piccola Petra, è la volta di un giro in jeep nel deserto del Wadi Rum, esperienza che consiglio a tutti. Paesaggi lunari rosso fuoco vi faranno credere di essere su un altro pianeta. Pranziamo al campo beduino Sun City Camp dove, chi vuole, può addirittura provare l’emozione di dormire in mezzo al deserto. Dopo una lunga giornata, ripartiamo alla volta di Aqaba, destinazione balneare sul Mar Rosso. Qui ceniamo al Royal Yacht Club e alloggiamo al Kempinski Aqaba Hotel, un albergo davvero da sogno.
Si avvicina la fine di questo viaggio strepitoso in Giordania. Il sesto giorno si apre con una escursione in barca sul Mar Rosso ma il tempo a disposizione è poco perché ci aspettano ben quattro ore di macchina verso Amman, la grande e affollata capitale, dove arriviamo in tarda serata. Alloggiamo al Royal Amman Hotel e, distrutti, andiamo subito a dormire.
Il penultimo giorno in Giordania è dedicato alla visita del sito archeologico di Jerash, conosciuta come la Pompei d’Oriente. Situata a circa 30 minuti di macchina da Amman, si trova al confine con la Siria ma la situazione non potrebbe essere più tranquilla. Dopo Jerash e un pranzo al ristorante Green Valley, dove è solita mangiare anche la famiglia reale, torniamo ad Amman, dove visitiamo la cittadella, situata sulla collina più alta della città.
Da qui è possibile avere un’idea della città, divisa tra est ed ovest, tra antico e moderno. Io mi innamoro di Amman dal primo momento. Decidiamo di scendere tra i suoi vicoli e visitare un tipico mercato e poi ancora la moschea. Ci spostiamo nella parte moderna con i suoi grattacieli e centri commerciali voluti dal re per incrementarne lo sviluppo.
La cena è nel ristorante Sufrah, su Rainbow Street, la strada forse più famosa di Amman, ricca di locali, negozi e ristoranti. C’è tempo anche per un giro notturno ed Amman è sempre più affascinante. Mi accompagna un pizzico di malinconia perché avrei voluto visitarla e conoscerla meglio ma il tempo è terminato e così la mattina dopo riparto a bordo del volo Royal Jordanian verso Roma.
In questo articolo “tecnico” ho voluto citare gli alberghi e i ristoranti testati in prima persona in ciascuna tappa perché potranno esservi d’aiuto nella creazione di un vostro itinerario. Ciascuna tappa citata del mio viaggio in Giordania, poi, verrà sviluppata e raccontata nelle prossime settimane, sperando che anche voi riusciate ad innamorarvi della Giordania proprio come è successo a me!